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Statalizzazione della scuola di Borgo Carso, critiche per la decisione del Comune

Ignorato l'ordine del giorno approvato in Consiglio comunale e l'impegno con il vescovo: questa l'accusa che arriva dall'opposizione dopo la decisione dell'Amministrazione di procedere con la statalizzazione della scuola dell'infanzia

Arrivano le prime critiche nei confronti dell’Amministrazione comunale di Latina per la decisione di procedere con il percorso di statalizzazione della scuola dell'infanzia di Borgo Carso dopo che le suore del Sacro Cuore avevano annunciato di lasciare a partire dal prossimo anno scolastico. 

FRATELLI D’ITALIA - “Coletta chiude la porta in faccia al vescovo Crociata dopo averlo invocato ed evocato al fine di trovare una congregazione religiosa in grado di far funzionare la scuola dell'infanzia di borgo Carso e, cosa gravissima, ignora totalmente l’ordine del giorno votato all’unanimità la scorsa settimana dal Consiglio comunale dove si dava priorità alla continuazione della conduzione affidata ad altra congregazione e il sindaco si era impegnato ad incontrare il Vescovo per perorare la causa dei genitori. Una presa in giro”: così commentano i consiglieri al comune di Latina di FdI-An Nicola Calandrini e Andrea Marchiella, e della lista Calandrini Sindaco Eleonora Matilde Celentano. 

Secondo i tre componenti dell’opposizione infatti il sindaco si conferma “inaffidabile nei confronti della città, ineducato nei confronti del vescovo, e sprezzante nei riguardi delle famiglie di borgo Carso”.

“Ci sentiamo in dovere di chiedere scusa in nome della città ai concittadini di borgo Carso, al vescovo di Latina e alla congregazione che aveva dato la sua disponibilità a far funzionare la scuola” affermano i tre componenti dell’opposizione. 

“Il motivetto ‘datemi tempo’ insieme a quello ‘è colpa delle precedenti amministrazioni’ si sta trasformando in un incubo per i cittadini, qui si nega l’evidenza - concludono Calandrini, Marchiella e Celentano -. Il tempo dato a Coletta, non è tempo mancante, ma è tempo perso. Sosterremo, per quel che ci compete tutte le iniziative che vorranno mettere in atto le famiglie di borgo Carso in ragione dei dubbi sulla procedura messa in atto dall'amministrazione a tutela del loro diritto di scegliersi i percorsi formativi più consoni alla loro cultura e ai loro bisogni. Ricordiamo che la pluralità dell'offerta formativa e la libertà di scelta delle famiglie sono diritti tutelati dalla Costituzione e della Repubblica e non gentile concessione del sindaco Coletta”.

NICOLETTA ZULIANI (PD) - “La statalizzazione della scuola dell’infanzia di Borgo Carso ci appare come un vero atto d’imperio che ignora l’impegno preso dal Consiglio nei confronti della comunità di Borgo Carso” commentano in una nota Nicoletta Zuliani, Cinzia Romano, Francesca Maroso del Partito Democratico.

“L’atto di consiglio chiedeva di valutare l’ipotesi di mantenere per l’anno 2017/2018 la gestione di un ordine religioso di un segmento d’istruzione (non d’obbligo) che è la scuola dell’infanzia - prosegue la nota -.  Il sindaco in Consiglio ha parlato di piano A (trovare un’altra congregazione) e di piano B (statalizzazione). Il piano A è ciò che si cerca di fare come prima cosa, il piano B è una via d’uscita secondaria. È stato anche approvato l’Ordine del Giorno all’unanimità che andava nella direzione della congregazione religiosa qualora non vi fossero cause ostative gravi.

Ma di lì a poche ore la giunta delibera invece la statalizzazione, ovvero attua il piano B, in barba ai cittadini, al vescovo e al Consiglio comunale. Ricordiamo - scrivono ancora le tre esponenti del Pd -che la Curia era stata impegnata dal sindaco nella ricerca di una congregazione mentre già la delibera di giunta era stata approvata in giunta il giovedì stesso del Consiglio, ma pubblicata solo 5 giorni dopo: perché il sindaco non ha rivelato le sue intenzioni subito? La scelta di statalizzare dovrebbe indurci  a pensare che si volesse mandare via la congregazione già a priori? Incoerenza istituzionale palese”.

“Dalla delibera di giunta si evincono valutazioni generali che fanno pensare ad un unica direzione: gestione pubblica. È importante conoscere l’indirizzo politico del proprio sindaco che non si evince da nessun documento programmatorio.È questo il programma di LBC e del sindaco Coletta? Non c’è traccia di alcuna statalizzazione di scuole dell’infanzia nel programma elettorale di LBC e di Coletta sindaco. Sindaco, ci voleva il coraggio di dirlo subito in Consiglio se questa era la sua linea. Anzi no. Doveva dirlo in campagna elettorale” concludono Zuliani, Romano e Maroso.

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