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Sviluppo economico del territorio, ecco le proposte di Patarini

Il leader di "Si Per Latina" ha presentato tutte le idee che verranno avanzate in consiglio: "Vogliamo innovare il modo di fare politica; non solo contrapposizione, ma dialogo e confronto"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

“Dare corso alle proposte presentate e recepite in occasione del convegno dello scorso 5 marzo a cui hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni d’imprese della provincia di Latina, a  dimostrazione di  voler essere interlocutore credibile per far ripartire l’economia del nostro territorio” esordisce Maurizio Patarini Consigliere Comunale di Latina durante la conferenza stampa di oggi.

“Vogliamo innovare il modo di fare politica sul nostro territorio che non sia solo ed esclusivamente contrapposizione strumentale, ma dialogo e confronto, in modo particolare in questo momento  di forte  ristagno dell’economia e dei mercati”.

“Nel pacchetto di proposte che sottoporremo a discussione, tra i molti temi, quello di cui mi faro relatore è lo sviluppo dell’economia verde sul nostro territorio, partendo da uno sviluppo di Piano Energetico Comunale obbligatorio per i Comuni con più di 50.000 abitanti. Il Piano Energetico Comunale (PEC) - prosegue Patarini  - è uno strumento pianificatorio che comporta la misurazione dei consumi energetici della Città; l’analisi di questi dati consente l’individuazione degli interventi di risparmio e gli indirizzi dell’amministrazione in materia di sviluppo delle fonti rinnovabili. Questo comporta immediatamente dei risparmi sui consumi di energia che per il comune di Latina ammontano a 1.700.000,00 di energia primaria e 900.000,00 di gas, già dal primo anno - dichiara Patarini -; si potrebbero raggiungere  economie  del 30%  che potrebbero essere investite diversamente  in opere e servizi, visto anche la penuria di risorse del bilancio comunale “.

“Il Piano Energetico Comunale consente, inoltre, di conoscere quali siano le fonti rinnovabili da implementare che potrebbero a loro volta produrre occupazione grazie alle figure professionali richieste per attuarlo, stimolando la nascita di nuove imprese o di nuovi business nei settori dell’economia della conoscenza ad alto contenuto tecnologico, trasformando il nostro territorio in un Laboratorio della sostenibilità. Coinvolgendo le università ed i poli di ricerca si compirebbe quel processo verso un autonomia energetica che consentirebbe alle aziende del nostro territorio, che produco beni e servizi, di avere un costo energetico molto basso aumentando la competitività sui mercati nazionali ed internazionali essendo il costo energetico una delle prime voci di spesa per le aziende”.

“In conclusione il Piano Energetico Comunale rappresenta un primo passo per far nascere la consapevolezza di una nuova vocazione economica: quella energetica ad alto contenuto tecnologico con delle crescite occupazionali rilevanti. La stesura del Piano è propedeutica all’attuazione del Patto dei Sindaci, votata in consiglio comunale, senza il quale si commetterebbe l’errore di un PAES(Piano d’Azione per Energia Sostenibile) previsto dal Patto dei Sindici, che non ottimizzi le risorse disponibili sul territorio. Quindi il Piano d’Azione ed il Piano Energetico Rappresentano strumenti chiave, imprescindibili tra loro, con cui le amministrazioni concorrono al raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni della strategia europea del pacchetto clima comunemente detto 20-20-20”.

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