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Tagli alle Province, Salvatore De Monaco: “Criteri non giustificabili”

Il vice presidente di via Costa interviene sulle decisioni del Cdm: "Non ha tenuto conto delle Province, come la nostra, virtuose. È un'analisi assurda quella fatta dal Governo Monti"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LatinaToday

“La recente decisione del governo sui tagli alle Province va sottoscritta ma non condivisa perché basata su principi non giustificabili per l’estensione e numeri dei comuni- tiene ribadire il vice presidente della Provincia Salvatore De Monaco-. Il Governo non ha tenuto conto delle Province, come la nostra, virtuose. È un’analisi assurda quella fatta dal Governo Monti, in quanto la Provincia di Latina ha realizzato grandi opere in questi sei anni di amministrazione Cusani, sia sotto l’aspetto sociale che infrastrutturale, riguardanti opere pubbliche o la politica per la scuola, interventi d’intesa con tutti i Comuni pontini. E mi preme ricordare quello che stiamo realizzando al porto canale di Rio Martino, così come la costruzione di nuovi edifici scolastici ad Aprilia, Cisterna, Terracina e Fondi.”

E il vice Presidente De Monaco non risparmia alcuna critica. “E oggi apprendiamo questa scellerata decisione dei tagli che questo Governo vuole fare in termini finanziari sul nostro bilancio. Se così è, il prossimo anno non saremo in grado di garantire per intero la manutenzione ordinaria e straordinaria dei 900 km di viabilità provinciale- continua De Monaco- a discapito del cittadino. La Provincia di Latina si è sempre distinta in questi anni per i progetti messi in atto proprio per la sicurezza stradale, tanto da raggiungere il primo posto per la minore incidentabilità tra tutte le province laziali.”7

Sarei pronto anche a dimettermi se questi tagli non ci lasciassero governare – conclude De Monaco-. Intanto, tagli di questo governo io credo che non debbano essere più sostenuti dal mio partito perché queste nuove imposte incidono terribilmente sui bilanci famigliari, oggi in difficoltà, e nei servizi che le pubbliche amministrazioni danno al cittadino. Sarebbe stato sicuramente più opportuno tagliare i mega -stipendi di certi dirigenti dello Stato, e quelli dei parlamentari, i vitalizi regionali e nazionali, dei consigli di amministrazione di tanti enti inutili.”

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