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Sabato, 25 Marzo 2023
Politica

Terme ad Aprilia, accordata la proroga di cinque anni per la realizzazione

Il covid e l'iter burocratico hanno reso necessario lo spostamento del progetto

Cinque anni di proroga per evitare di ricominciare, da capo, i procedimenti burocratici. È quanto ha stabilito la direzione ambiente della Regione Lazio, accettando la richiesta della Santa Stefano Terme Spa, la società che vuole realizzare un complesso termale a Fossignano, ad Aprilia. I lavori ci sarebbero dovuti essere già nel 2023 ma, a causa del Covid e delle lungaggini burocratiche, questa previsione non si è decisamente realizzata.

L’iter burocratico

A dicembre 2020 si era concluso quello che, la stessa amministrazione comunale apriliana, aveva definito “lungo e tortuoso iter autorizzativo” per costruire uno stabilimento di confezionamento dell’Acqua Minerale, un centro termale, e di una struttura termale ricettiva. Tra le opere compensative, è stato previsto un impianto di depurazione per circa 1000 abitanti, a servizio degli insediamenti limitrofi all’impianto. Bartolomeo Terranova, amministratore della società, aveva firmato proprio in quel periodo la convenzione che dava via libera alla realizzazione dell’impianto.

La valutazione di impatto ambientale

Il 30 gennaio 2018, la direzione regionale ambientale e ciclo dei rifiuti, con una determina disponeva l’esclusione delle opere previste dal progetto dal procedimento di valutazione d’impatto ambientale. Contestualmente, si stabiliva che “il progetto esaminato dovrà essere realizzato entro cinque anni dalla data di pubblicazione del provvedimento” sul bollettino unico regionale. Trascorso tale periodo, “fatta salva la proroga concessa su istanza del proponente, la procedura di impatto ambientale dovrà essere reiterata”. In sintesi, il progetto doveva vedere la luce nel 2023 per evitare di ripassare per gli uffici della Pisana.

La proroga

La Santo Stefano Terme, a dicembre 2022, scriveva alla Regione per chiedere una proroga di 5 anni per la realizzazione del progetto. Uno spostamento in avanti dei termini che si è reso necessario “in considerazione di due motivazioni che hanno ritardato l’inizio dei lavori per la realizzazione dell’intervento, una prima legata all’iter approvativo estremamente lungo e complesso e una seconda legata all’emergenza pandemica che hanno reso difficili gli anni 2020/21 e nel 2020 impossibile per il blocco totale delle attività, l’apertura dei cantieri edili e lo svolgersi ordinario delle procedure, anche nel rispetto delle norme di urgenza emanate dalla Stato”.

Questa eventualità, però, era già stata presa in considerazione. Sul sito ufficiale del comune di Aprilia, nel comunicato stampa del 23 dicembre 2020, si scriveva che “la Santo Stefano Terme ha dieci anni per concludere i lavori, ma è intenzione del proponente procedere spediti per recuperare il tempo perduto”. Si era già capito, quindi, che le tempistiche previste nel 2018 non erano più realizzabili.

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