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Ondata di arresti a Terracina, gli scenari per la guida del Comune in attesa della decisione della maggioranza

L'amministrazione potrebbe ora essere guidata dal vicesindaco Avelli. La sindaca Tintari, arrestata, non ha comunicato le dimissioni

Dopo lo scandalo che ha provocato un terremoto nell'amministrazione comunale di Terracina, con l'arresto della sindaca, dell'ex vicesindaco e del presidente del consiglio comunale oltre ad alcuni funzionari, si aprono ora nuovi scenari per la guida del Comune. Si attendono eventuali disposizioni della prefettura di Latina, ma intanto la sindaca Roberta Tintari fino ad oggi non ha comunicato eventuali dimissioni.

Con l'arresto però il suo incarico decade e in assenza di decisioni diverse la città potrebbe essere guidata dall'attuale vicesindaco Patrizio Avelli, subentrato lo scorso gennaio dopo il primo arresto del predecessore Pierpaolo Marcuzzi, destinatario di una misura cautelare anche in questa nuova inchiesta.

La decisione è però di fatto nella mani della maggioranza, che dovrà scegliere se restare in carica o procedere in blocco alle dimissioni portando così a una conclusione anticipata della consiliatura. Un caso analogo si era già verificato per Sabaudia dopo l'ondata di arresti di febbraio e le successive dimissioni della sindaca Giada Gervasi e poi dei consiglieri di maggioranza e opposizione. Nel caso in cui arrivassero le dimissioni anche a Terracina il Comune sarebbbe sciolto e traghettato verso nuove elezioni da un commissario nominato dalla prefettura.

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