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Sabato, 20 Aprile 2024
I risvolti dell'inchiesta / Terracina

Terracina, Procaccini: “Per il Riesame Tintari non doveva essere arrestata. Oltraggiate lei e la città”

Dure le parole dell’europarlamentare dopo la sentenza del Tribunale del Riesame che ha rimesso in libertà con il solo obbligo di firma l’ex sindaca finta ai domicili nell’ambito dell’inchiesta “Free Beach”

Dopo la sentenza del Tribunale del Riesame di Roma che ha annullato quattro dei cinque capi di imputazione rispetto all'ordinanza cautelare firmata dal giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota che il 19 luglio scorso aveva portato agli arresti domiciliari l’ex sindaca di Terracina Roberta Tintari nell'ambito dell'inciesta "Free Beach", è intervenuto nel pomeriggio di oggi anche l'europarlamentare di Fratelli d’Italia-ECR, Nicola Procaccini.

“Gioia e amarezza dopo la sentenza del Tribunale del Riesame che ieri ha liberato l’ormai ex sindaco Roberta Tintari e tutti coloro che sono stati arrestati venti giorni fa a Terracina. Naturalmente ho gioito per l’amica onesta e pulita, per la collega attenta e disponibile in tanti anni di buona amministrazione insieme. Ma ho provato anche tanta amarezza perché, secondo i giudici del Riesame, il sindaco di Terracina non doveva essere arrestata e come lei tutti gli altri” ha detto Procaccini. 

“Purtroppo - continua Procaccini - Roberta non solo è stata arrestata, ma anche insultata, vilipesa, messa alla pubblica gogna da giornali nazionali e locali, blog e social network. Insieme a Roberta, l’intera città di Terracina è stata gravemente oltraggiata, nel pieno della stagione turistica. Al posto del sindaco, indotto a dimettersi per tutelare la propria famiglia, c’è adesso un commissario prefettizio che certamente svolgerà un ottimo lavoro al servizio della collettività, ma che la collettività non conosce e non ha mai votato. Continuo ad avere il massimo rispetto per la magistratura, anche per quella inquirente che ha il diritto e il dovere di indagare senza fare sconti nei confronti di chiunque. Ma credo anche che talvolta non vi sia la giusta considerazione da parte di alcuni magistrati nei confronti di chi si impegna in politica, sacrificando tempo, serenità, energie e affetti. 

La mia paura - conclude l’europarlamentare - è che con questo andazzo soltanto i delinquenti saranno disponibili a candidarsi, non avendo nulla da perdere. Questo è un problema che ci riguarda tutti, indipendentemente dai ruoli sociali e dai colori politici. In questa campagna elettorale la vicenda giudiziaria di Terracina è stata usata come una clava dalle sinistre per colpire Fratelli d’Italia. Non me ne stupisco e non mi scandalizzo più di tanto. Mi dispiace molto invece che non si tragga il giusto insegnamento civile dalla drammatica vicenda terracinese!” 

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