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Urbanistica, Porcari: “I continui ritardi mettono in crisi il bilancio”

Il consigliere comunale del Pd denuncia la mancanza di tempestività dell'amministrazione nel risolvere le questioni dei diritti di proprietà potrebbero riempire le casse del Comune

Sarà tra i punti all’ordine del giorno. Parliamo dell’“atto di trasformazione di diritto di superficie in diritto di proprietà”. Un atto a molti sconosciuto, ma che potrebbe portare nelle casse del Comune ingenti quantità di denaro.

E, in periodo di difficoltà economica qualche soldo in più non farebbe certo male. Ma cerchiamo di vedere in che cosa consiste . Secondo la legge n. 448 del 23.12.1998 stabilisce i Comuni possano cedere in proprietà le aree comprese all’interno dei Piani di Edilizia Economica e Popolare (P.E.E.P.) che sono state assegnate in diritto di superficie. Questo in parole povere significa che i singoli proprietari degli alloggi e loro pertinenze, per la quota millesimale di proprietà corrispondente, possono richiedere al comune la cessione di quelle aree in cambio di un corrispettivo economico che decide il comune stesso.

Questo pagamento consentirebbe ai singoli proprietari di immobili costruiti in convenzione, di diventare titolari non solo della casa anche del terreno su cui è costruita. Per questi motivi il valore di un appartamento in diritto di superficie è inferiore a quello di un appartamento in piena proprietà, proprio perché dopo 99 anni il terreno su cui è costruito ritorna nella piena disponibilità del Comune, insieme alla proprietà del fabbricato salvo rinnovo.

In pratica, chi volesse vendere il  proprio appartamento o che volessero richiedere un mutuo non potrebbero farlo sulla base del reale valore dell’immobile perché questo senza il diritto di proprietà ha un valore molto inferiore rispetto al reale valore di mercato.

Tutto questo discorso tecnico per dire che da queste operazioni immobiliari il comune di Latina ha un’entrata di circa 800.000 euro annui che danno un bello scossone al bilancio. Da qui arriva la denuncia di Fabrizio Porcari, consigliere comunale del Pd, il quale dichiara di aver ricevuto nei giorni scorsi una serie di segnalazioni da parte di cittadini che da circa 40 giorni hanno fatto queste domande ma non hanno ancora ricevuto risposta. O meglio, la risposta c’è stata, secondo gli uffici questi ritardi sono dovuti alla necessità da parte della nuova amministrazione di attivare delle nuove procedure per licenziare questi atti.

“E’ evidente che questi ritardi, oltre a creare una serie di problemi ai cittadini che non possono sbrigare le loro pratiche per colpa della lentezza dell’amministrazione, possono provocare dei seri danni anche al bilancio comunale - ha commentato Porcari -. Perché se queste pratiche non vengono licenziate il comune non incasserà i dovuti corrispettivi. In un bilancio già povero e che vede una serie di servizi a rischio per la mancata copertura finanziaria non ci possiamo permettere questa situazione”

Per tutti questi motivi, nella prossima commissione bilancio dove ci sarà, tra le altre, l’audizione del dirigente dell’urbanistica Tasciotti, il PD chiederà informazioni sulla situazione e si farà promotore di tutte le iniziative per far si che i cittadini vedano rispettati i loro diritti.
 

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