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Scossone in Comune, variante di Borgo Piave: indagini in corso

La Procura vuole vederci chiaro sulla cosiddetta variante "Malvaso", secondo gli accertamenti del Nipaf non conforme al piano regolatore, e sulle delibere approvate dalla giunta con cui è stato modificato il Ppe

Scossone in Comune a Latina: indagini in corso del Nipaf, coordinati dalla Procura della Repubblica di Latina, sulla variante di Borgo Piave che, secondo quanto emerso, non sarebbe conforme al piano regolatore.  

Da chiarire sarebbero i passaggi che hanno permesso alla società legata al consigliere comunale di Forza Italia Vincenzo Malvaso di ottenere la concessione per la realizzazione di un edificio di 10mila metri quadrati nella frazione di Latina.

Sotto la lente d’ingrandimento due delibere approvate dalla giunta comunale di Latina con cui è stato modificato il piano particolareggiato per l’edilizia, introducendo una variante.

Sarebbero 14 le persone finite nel mirino della Procura che punta a fare chiarezza su quanto accaduto.

SINDACO DI GIORGI – Sulla questione è intervenuto il sindaco Giovanni Di Giorgi che ha tenuto a fare delle precisazioni: “La variante al Piano Particolareggiato di Borgo Piave è stata approvata con delibera di Giunta comunale nel rispetto di quanto previsto dall’apposita normativa introdotta con il “Piano casa”, che ha determinato la snellezza delle procedure affidando alla Giunta comunale l’approvazione di tali atti in precedenza di competenza del Consiglio comunale. Pur se la procedura introdotta dal “Piano Casa” stabiliva che la competenza passasse dal Consiglio alla Giunta comunale, l’amministrazione ha avuto numerosi incontri di carattere tecnico, pur non previsti dalla normativa vigente, con gli  uffici della Regione Lazio, in particolare con l’Avvocatura e l’ufficio Pianificazione, che hanno confermato la correttezza dell’iter poi intrapreso dall’amministrazione comunale; ciò a maggiore garanzia circa la regolarità e la trasparenza della procedura adottata. Inoltre, la Giunta comunale ha stabilito di procedere anche alla pubblicazione della variante di Piano approvata dalla Giunta stessa, anche questa non dovuta, così da consentire ai cittadini di proporre le manifestazioni di interesse, sempre nell’ottica della più ampia trasparenza dell’azione amministrativa pubblica.

Entrando nello specifico della variante al Piano Particolareggiato di Borgo Piave – continua il sindaco - questo non ha modificato, infatti, quanto previsto dal Piano Regolatore Generale, interessando lo stesso perimetro e la stessa superficie del precedente Piano Particolareggiato, rispettando sia la densità  territoriale sia il peso insediativo previsto dal PRG. Aggiungo inoltre:

  • l’edilizia scolastica esistente e in progetto è stata confermata nel rispetto degli standard minimi previsti;
  • i servizi comuni sono previsti in incremento;
  • il verde pubblico viene confermato nelle quantità previste dagli standard e dal precedente P.P.E di Borgo Piave;
  • le aree destinate a parcheggi pubblici, distribuite all’interno del perimetro del Piano, sono state aumentate in considerazione delle crescenti necessità legate all’incremento del traffico veicolare.

In considerazione di tutto ciò – conclude il sindaco - sto facendo predisporre dai competenti uffici comunali una dettagliata relazione tecnica, corredata da relativa documentazione, da inviare alla Procura della Repubblica finalizzata a dimostrare l’infondatezza di quanto pubblicato dalla stampa, sempre per garantire quella trasparenza che caratterizza la mia amministrazione fin dal suo insediamento”.  

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