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Violenza sulle donne, verranno costruite 5 nuove case rifugio

Stanziato un milione di euro per realizzare nuove strutture nel Lazio

Pochi posti letto ed una diffusione delle case rifugio ancora insufficienti. Per questo motivo, su iniziativa dell’assessorato alle pari opportunità, la Giunta regionale ha approvato una delibera con la quale stanzia più di un milione d’euro per realizzare cinque nuove strutture da destinare alle donne vittime di violenza. Solo a Roma, secondo i dati della prefettura, tra gennaio e maggio 2022, al numero unico dedicato sono arrivate 908 richieste di assistenza, di cui oltre 500 riguardavano casi di violenza domestica, ovvero 100 casi di violenza al mese. Numeri impressionanti che testimoniano la presenza di un problema ancora difficile da eradicare.

Solo 15 case rifugio

Nel corso degli anni, la Regione Lazio ha intrapreso un percorso finalizzato all’istituzione di una rete efficace di strutture antiviolenza, come i centri antiviolenza e le case rifugio, destinati all’accoglienza e all’ospitalità di donne vittime di violenza. Ad oggi, però, sono operanti nel territorio regionale solo 15 case Rifugio, per una disponibilità di circa 110 posti letto, che costituisce, si legge nella delibera, “un numero limitato e non rispondente al reale fabbisogno di ospitalità per le donne sopravvissute alla violenza e per i loro figli minori” come evidenziato dal monitoraggio dei dati sulla violenza di genere nel Lazio, effettuato attraverso il sistema informativo regionale “LARA”.

Zone carenti di rifugi

Sono diverse le zone del territorio laziale attualmente carenti di case rifugio per donne sopravvissute alla violenza. Nello specifico, la delibera ha individuato le aree di Roma Capitale, il quarto distretto della città metropolitana composto dai comuni di Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa, Allumiere, Cerveteri e Ladispoli, la città di Rieti e il quarto e quinto sovrambito territoriale della provincia di Latina, composto dai comuni di Terracina, Fondi, Monte San Biagio, San Felice Circeo, Campodimele, Sperlonga, Formia, Gaeta, Itri, Minturno, Castelforte, Santi Cosma e Damiano, Spigno Saturnia, Ponza. Inoltre, a settembre 2022 il comune di Cisterna di Latina ha chiesto un finanziamento per l’istituzione di una casa rifugio all’interno di un immobile di sua proprietà.

Centri antiviolenza sperimentali

Il milione di euro stanziato non verrà utilizzato solo per la realizzazione di nuovi centri. 53 mila euro, infatti, verranno utilizzati come integrazione delle risorse già stanziate per il contributo di libertà per le donne vittime di violenza e per i loro figli minori. 201 mila euro, invece, saranno destinati per garantire l’operatività di tre centri antiviolenza, a carattere sperimentale, che si trovano presso le università di Roma 3, Tor Vergata e Cassino. Questi ultimi, rivolti principalmente alle studentesse ma aperti a tutte le donne, rappresentano un’opportunità per promuovere percorsi di prevenzione e formazione, nelle diverse facoltà, per avviare un lavoro comune che consentirebbe agli atenei stessi di diffondere una cultura di rispetto delle identità di genere.

5 nuove case rifugio

I restanti 800 mila serviranno per la realizzazione di 5 nuove case rifugio, con un finanziamento da 160 mila euro per ciascuna struttura. Una, come detto, verrà istituita presso il comune di Cisterna di Latina. Altre quattro saranno allestite negli ambiti territoriali di Roma e della sua provincia, Rieti e Latina.

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