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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Maturità 2019, vigilia tra fake news e bufale: la polizia postale mette in guardia gli studenti

Campagna di sensibilizzazione in la collaborazione con il portale Skuola.net “Maturità al sicuro”. Domani la prima prova scritta: 1 su 6 crede di poter trovare su internet le tracce

L’attesa sta per finire: iniziano domani, mercoledì 19 giugno, i tanto temuti esami di maturità. E come spesso accade quello che precede la prima prova, il tema di italiano, per gli studenti è il giorno del famoso “toto tracce”, anche se nella consapevolezza che è impossibile conoscere prima le tracce preparate dal Miur. L’unica certezza per i maturandi è che usare lo smartphone durante le prove comporta la bocciatura. Sul resto il rischio fake news è dietro l’angolo. 

Ogni anno, in occasione dell’Esame di Stato, tra gli studenti si diffondono informazioni errate in merito alle procedure d’esame. In questo contesto si inserisce la campagna di sensibilizzazione “Maturità al sicuro” della Polizia Postale - all’11esimo anno - in collaborazione con il portale degli studenti Skuola.net rivolta agli studenti. Secondo alcuni dei maturandi, infatti, diventa possibile conoscere le tracce in anticipo attraverso internet. L’obiettivo della campagna è proprio quello di debellare il fenomeno delle fake news, di bufale e leggende metropolitane ed evitare che gli studenti, oltre a perdere tempo prezioso, possano anche rimetterci del denaro alla ricerca della “soffiata giusta”. 

Dall’annuale monitoraggio realizzato da Skuola.net, per la Polizia di Stato, su un campione di circa 3.000 studenti del quinto anno, risulta che 1 su 6 crede di poter trovare su internet le tracce delle prove d’esame, mentre 1 su 5 è convinto che la Polizia controlli i telefonini degli studenti per scoprire chi sta copiando. L’opinione è naturalmente falsa, perché il controllo della rete non avviene con queste modalità.

I dati

Dal 2014 ad oggi, ad esempio, viene spiegato, si può notare una riduzione del fenomeno: prima, infatti, 1 su 3 era convinto di poter conoscere le tracce d’esame in anticipo su internet. L’ampio utilizzo dei social media impone, comunque, di non abbassare la guardia. Anche perché ogni anno gli studenti cambiano, per cui è necessario ripetere i messaggi. I primi maturandi nati nel nuovo millennio sembrano globalmente essere più consapevoli di quelli che li hanno preceduti dodici mesi fa. Purtroppo le false credenze non terminano qui: secondo quanto emerso dal monitoraggio, il 42%, teme di poter essere “perquisito” dai professori di commissione e circa il 19% crede che la scuola sarà “schermata” per impedire ai cellulari di connettersi ad internet. Non meno rilevante il dato di quell’8% dei maturandi che, invece, si aspetta di trovare commissari d’esame dotati di strani dispositivi di rilevamento magnetico per i cellulari. Gran parte dei ragazzi è cosciente che utilizzare il telefonino equivale all’espulsione dalle prove d’esame (92%), rimangono incertezze per quanto riguarda ciò che è ammesso o vietato durante la maturità. Per il 31% dei ragazzi, infatti, non costituisce reato ricevere le soluzioni delle tracce dall’esterno, mentre la prova è in pieno svolgimento. 

L’iniziativa “antibufale”

L’iniziativa “antibufale” si serve delle forme di comunicazione e degli strumenti preferiti dai giovani per veicolare i messaggi di sensibilizzazione, ed è finalizzata ad aiutare i ragazzi ad affrontare l’esame con maggiore serenità, confidando nei propri mezzi e nella preparazione che hanno ricevuto durante gli anni passati a scuola, senza cercare scorciatoie truffaldine che comporterebbero solo l’esclusione dalla prova d’esame. A questo scopo è stato realizzato un video, in collaborazione con Skuola.net e lo youtuber Nikolais, che verrà diffuso anche su Facebook, Instagram e Youtube. Un contenuto ironico che passa in rassegna le tipologie di studente più diffuse: dall’ansioso al “selfista”, passando per il “tanto non lo chiede” ed il credulone. Quest’ultimo sarà preda di una possibile compravendita di tracce in anticipo, prontamente sventata dall’intervento di un rappresentante della Polizia di Stato. 

"Esami in tranquillità"

“L’esame di maturità rappresenta per i ragazzi una delle prime difficoltà da affrontare nella vita, soprattutto per quei ragazzi che vivono questo momento con maggiore preoccupazione – afferma Nicola Zupo, Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Lazio – ed è per questo motivo che bisogna aiutarli ad affrontare questa prova nella maniera più tranquilla possibile, puntando tutto sulle loro capacità e sulle proprie conoscenze, acquisite durante il ciclo di studi, piuttosto che sulle false notizie che possono circolare in rete.  Le false notizie relative alla diffusione anticipata delle tracce d’esame in rete  - conclude Nicola Zupo - possono portare invece sterili distrazioni e in un momento come questo, si corre il rischio di perdere la concentrazione necessaria e tempo prezioso.”

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