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Scuola

I rapporti tra genitori e insegnanti non sono sempre idilliaci

A volte si tratta di una vera e propria guerra che scoppia tra l'istituzione, quindi la scuola, e la sfera sociale, ovvero la famiglia. A farne le spese sono gli studenti

“L’educazione è il grande motore dello sviluppo personale. È grazie all’educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera il presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall’altra”. E’ questa l’idea che il premio Nobel per la pace Nelson Mandela aveva dell’educazione.

Tra sfera sociale e ruolo istituzionale

Ed è questo il concetto base intorno cui ruota l’intera filosofia scolastica che ha diversi protagonisti, gli alunni ovviamente, i genitori e gli insegnanti. Spesso però questi ultimi due attori, genitori e insegnanti, sono in contrasto tra loro. Il più delle volte si può parlare di una vera e propria guerra dove entrambi i protagonisti difendono la loro sfera sociale, o se vogliamo il loro ruolo istituzionale. Da un lato la funzione di genitore e quindi della famiglia come primo nucleo della società; dall’altro invece la funzione di docente, ovvero di colui che nella vita di un individuo ricopre un ruolo importantissimo perché immediatamente successivo a quello del genitore. In entrambi i casi l’obiettivo è il bene dello studente ma questa guerra porta davvero dei benefici al percorso educativo dei ragazzi? Non è sempre così.

La guerra tra genitori e insegnanti

E non è così soprattutto quando c’è un sopravvento da parte di una delle due figure che sbilancia il rapporto e innesca quindi un corto circuito nel processo educativo. La cronaca ci racconta episodi fin troppo violenti in cui i genitori aggrediscono i professori. In questi casi il ruolo del docente viene delegittimato anche agli occhi del ragazzo che non riconoscerà più nell’insegnante l’autorevolezza che gli spetta.  

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