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Agricoltura pontina, calo delle aziende ma tengono le piccole

Il censimentosull'agricoltura laziale dell'Università di Cassino, certifica il calo importante degli ultimi dieci anni, ma dimostra come a Latina le piccole aziende sono sopravvissute di pià che altrove.

Nella sede della Regione Lazio a Roma si è svolto il convegno” L’Agricoltura semplice. Per crescere” in cui si è fatto il punto della situazione del settore in tutte le province della Regione, tra cui ovviamente anche Latina. Alla presenza del Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, dell’Assessore Regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca Sonia Ricci, e del Commissario ARSIAL Antonio Rosati, sono stati presentati i dati raccolti dall’Università degli Studi di Cassino e inseriti nel dossier “L’agricoltura del Lazio: un’analisi dei dati del Censimento2010”.

Dagli studi dei ricercatori il primo dato che importante che emerge è che nella nostra regione vi è stato un sensibile processo di contrazione delle imprese agricole, al 2010 sono addirittura il 48,7% in meno rispetto al censimento di 10 anni prima, ovvero solo 98.216, mentre la superficie agricola laziale è di circa 639mila ettari, con un calo dell’11,4%.

La provincia di Latina ha visto passare le sua aziende da 31.104 del 2000 alle 20.583 del 2010. Il calo è stato del 33,83%, con una riduzione della superficie utilizzata in agricoltura dell’8,19%, portando gli ettari provinciali destinati alle coltivazioni alla cifra di 112.640. Quella pontina si conferma quella con la contrazione più bassa per quanto riguarda le aziende con grandezza inferiore a un ettaro, confermando la capacità di persistenza di queste piccole aziende, mentre nelle restanti province della Regione vanno ad estinguersi. A conferma che nel pontino le piccole aziende resistono meglio è il dato che certifica che liddove queste superano una grandezza di 10 ettari la variazione tra aziende chiuse ed aperte, diventa positiva, mentre il segno più nelle altre province si ha solo davanti ad aziende che superano i 30 ettari di estensione.

Per quanto riguarda l’allevamento dei bovini la provincia di Latina perde la maggiore quota di aziende rispetto alla media regionale, incidendo attualmente per 1/10 del totale, con 995 aziende attive.

I comuni di Pontinia, Latina, Terracina e Sabaudia sono quelli con un numero di bovini relativamente maggiore, con una consistenza superiore ai 4.000 capi; nel complesso, assorbono il 62,55% dei capi. Nella tipologia di allevamenti bovini maschi di età superiore ai 2 anni, invece, il comune di Sezze ha la quota più alta (18%), mentre per le altre vacche, spicca il comune di Sonnino (14%).

Le conclusioni che sono state tratte riguardano lo sviluppo di una agricoltura competitiva e multifunzionale nella Regione Lazio. Sul piano della competitività, l’aumento delle dimensioni medie aziendali, anche grazie a superfici in affitto, permette di intraprendere traiettorie di sviluppo legate all’efficienza, alla qualificazione e alla diversificazione delle produzioni. Questo non tralascia la forte preoccupazione per la scomparsa di piccole realtà che inficia lo sviluppo si multifunzionalità, in particolar modo a Roma, città che dovrebbe trarre dalle particolarità del territorio un felice connubio tra urbano e rurale, senza continuare a perdere le piccole realtà che diventano fondamentali per sviluppo e ripresa economica. Latina invece conferma il suo carattere di adattamento con piccole aziende che comunque cont

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