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Daniele Nardi sul Nanga Parbat, sfida alla vetta mai violata in inverno

Partirà martedì 21 gennaio da Sezze l'alpinista pontino che tenterà di nuovo la scalata della nona vetta più alta del mondo davanti a cui sono fallite altre 16 spedizioni. Domani l'incontro con il sindaco Campoli

Il momento sta per arrivare. Daniele Nardi martedì 21 gennaio partirà per il Pakistan per sfidare nuovamente il Nanga Parbat, che in lingua Baltì significa “regina delle montagne”la nona vetta più alta del mondo, quella davanti a cui sono fallite altre 16 spedizioni, quella che non è ancora stata scalata in inverno.

Lui stesso, lo scorso anno partito insieme alla francese Elisabeth Revol, aveva tentato l’impresa mai riuscita, quella di scalare la cima pakistana in inverno, dovendo poi ritirarsi a causa delle avverse condizioni meteo.

Ora è pronto alla sua nuova sfida: conquistare in “prima invernale” la vetta del Nanga Parbat.

La spedizione partirà da Fiumicino martedì 21 gennaio, attraverserà Islamabad e Chilas ed arriverà al campo base a 4.200 metri del versante Diamir del Nanga Parbat (8.125 metri). Sul Nanga Parbat saranno presenti quattro spedizioni alpinistiche che tenteranno la scalata in prima invernale della montagna.

A differenza delle altre spedizioni Nardi tenterà la scalata in solitaria attraverso una via nuova, lo sperone Mummery, mai percorso finora, lontano dalla competitività della prima ascensione. Sarà una sfida estrema quella che dovrà affrontare l'alpinista setino sul Nanga Parbat considerato che l'inverno è il periodo più ostile con temperature fino a 50° sotto zero e il vento a più di 100 km/h.

Il sindaco Andrea Campoli, insieme all’amministrazione comunale, incontrerà Nardi domani, il giorno prima della partenza, per sottolineare la vicinanza ed il sostegno al giovane alpinista setino.

“Lo scorso anno – ha dichiarato il Sindaco Andrea Campoli - Nardi, accompagnato dalla francese Elisabeth Revol, ha già tentato in questa impresa, ma ha dovuto interrompere la scalata a 6.450 metri per le avverse condizioni meteorologiche. L’augurio, quindi, che rivolgo al nostro illustre concittadino è quello di poter finalmente realizzare questo suo grande sogno”.

LE PAROLE DI DANIELE NARDI

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