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Premio Invictus, Luca Pantalli nominato Ambassador

Il presidente del Comitato Italiano Paralimpico simbolo della rassegna nazionale di letteratura sportiva promossa dalla casa editrice pontina Lab DFG

Il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, è stato nominato oggi “Ambassador” del Premio Letterario Sportivo Invictus, la rassegna culturale promossa dalla casa editrice nata a Latina Lab DFG, giunta alla quarta edizione. 
La decisione è stata presa all’unanimità dalla giuria del premio composta dai giornalisti sportivi Elisabetta Caporale, Italo Cucci, Matteo Marani, Sandro Fioravanti, Stefano Bizzotto, Dario Ricci, Xavier Jacobelli e da campioni e dirigenti del mondo sportivo quali Silvia Salis, Raffaella Masciadri, Elena Pantaleo, Cristina Lenardon, Daniele Masala, Mauro Grimaldi, Mara Santangelo e Alessandra Marzari.

Dopo aver ringraziato la giuria e tutte le persone presenti alla cerimonia di premiazione, che si è svolta presso la sede del Comitato Italiano Paralimpico di Roma, Luca Pancalli ha voluto ricordare un grande giornalista come Gianni Minà, scomparso all’età di 84 anni: “E’ stato uno dei primi giornalisti vicini
al movimento paralimpico. Con la sua sensibilità e curiosità ma anche spessore umano già nel lontano 1976 capì che nel mondo paralimpico qualcosa stava per cambiare
”.

Pancalli, che è stato nominato Ambasciatore perché le sue azioni e le sue battaglie hanno inciso nell’evoluzione della cultura italiana, ha quindi osservato: “E’ necessario interrogarsi sul fatto che i giornalisti sportivi devono produrre cultura, utilizzando con delicatezza e senso di responsabilità lo strumento
sportivo per tentare di cambiare il Paese. Nel 1821, un letterato come Giacomo Leopardi scriveva la lode
"A un vincitore nel pallone", per dire come già duecento anni fa uomini di straordinaria cultura erano attenti a ciò che accadeva attorno a loro. Bisogna quindi nobilitare la funzione del giornalismo sportivo, che non è solo quella di fare cronaca ma anche quella di aiutare una società a crescere. Va narrato, in sostanza, non solo tutto ciò che fa medaglia ma anche tutto ciò che fa socialità. Tutti noi abbiamo un impegno, ciascuno nel proprio ambito, ed è quello di aiutare questo Paese a essere un Paese migliore”.

Per il premio che promuoviamo con grande passione e professionalità – dice Giovanni Di Giorgi, ideatore e organizzatore del Premio Invictus con la sua Lab DFG – la nomina del Presidente Pancalli è qualcosa di veramente rilevante. Lo spirito dell' invictus è il principio fondante del nostro concorso che, nel panorama nazionale dei premi letterari dedicati allo sport si è posto l’obiettivo di elevare il valore culturale della letteratura sportiva. Lo sport è un fenomeno globale del nostro tempo che crea identità, rafforza appartenenze, genera memorie condivise, e avere quale ambassador una persona dello spessore di Luca Pancalli, che rappresenta in pieno lo spirito dell'nvictus, è il massimo per trasmettere questi valori alle nuove generazioni. Ringrazio quindi la giuria che ha votato all'unanimità il nome di Pancalli, che ritengo un visionario capace, attraverso il paralimpismo, di dare la possibilità a migliaia di persone di coltivare il sogno di una vita migliore insieme all’opportunità di poter scoprire le proprie potenzialità e la possibilità di superare limiti che si pensavano invalicabili”.

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