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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Avellino-Latina 1-0, le pagelle: Olivera e Oduamadi, errori imperdonabili

L’uruguagio fallisce il rigore che avrebbe portato in vantaggio i pontini e cambiato il volto del match. Il nigeriano rovina una grande prestazione beccandosi un’evitabile espulsione. Bene Dellafiore e Di Gennaro

La classifica suggerirebbe di sfruttare le ghiotte occasioni. Invece il Latina decide di suicidarsi al Partenio di Avellino, fallendo un calcio di rigore a metà ripresa, e di subire alla mezz’ora, il gol dei padroni di casa, peraltro in inferiorità numerica. Dai possibili tre punti alla sconfitta, la nona in stagione, la sesta fuori casa, dove i pontini ancora non hanno mai vinto.

LATINA (4-3-3) Di Gennaro 7; Ristovski 6 Brosco 5,5 Dellafiore 6,5 Alhassan 5,5; Crimi 5 (40’st Paolucci s.v.), Olivera 5 (22’st Ammari 6) Valiani 6; Jaadi 6 (34’st Sowe s.v.) Litteri 5,5 Oduamadi 5,5. A disposizione: Farelli, Bruscagin, Talamo, Angelo, Figliomeni, Shahinas. All. Iuliano 6

Di Gennaro 7 – Inappuntabile ogni suo intervento. Nella prima frazione spedisce in corner una staffilata di Bittante. Miracolosa la deviazione su D’Angelo da cui si originerà il gol di Castaldo, sul quale può fare ben poco.

Ristovski 6 – Conferma che partendo 50 metri più indietro, la sua progressione ne beneficia. Spinge con una certa frequenza, mostrando anche evidenti progressi a livello di tenuta atletica.

Brosco 5,5 – Parte bene, lavorando in combo con Dellafiore nella marcatura di Castaldo. Soffre e tanto i movimenti di Comi, e il suo rendimento cala col passare dei minuti.

Dellafiore 6,5 – Se Castaldo non la becca per oltre un’ora di gioco il merito è esclusivamente suo. Pressoché perfetto in ogni intervento. Alcune volte viene fuori anche con giocate eleganti, che evidenziano una grande fiducia in se stesso. Peccato sia solo una mosca bianca.

Alhassan 5,5 – Spinge e tanto, appoggiandosi a Jaadi che non essendo esterno puro gli lascia campo. Ma la qualità dei cross e certi tentativi dalla distanza lasciano a desiderare.

Crimi 5 – Capitano, per le assenze di Viviani e Bruscagin. Onora la fascia con l’impegno, ma il Crimi della scorsa stagione è sempre un ricordo (40’st Paolucci s.v.).

Olivera 5 - Al di là dei ritmi decisamente compassati, dà qualità al gioco dei pontini, che per un girone intero hanno pagato le assenze di Viviani. Nessuna giocata fantascientifica, ma in ogni suo tocco si percepisce l’utilità. Poi rovina tutto con un rigoraccio da Gialappa’s, degno del peggior Cesar Prates. Domanda: era il caso di alzarla così con un terreno del genere? Passa dallo status di eroe a quello di sciagura nel giro di una settimana (22’st Ammari 6 – Voto di stima, perché comunque entra in un momento particolarmente complicato).

Valiani 6,5 – E’ il classico giocatore sul quale si può fare affidamento, senza timori di smentite. E’ di fatto l’unico a funzionare nel terzetto arretrato, compensando lo scarso dinamismo di Olivera, e la fumosità di Crimi. A differenza delle ultime due uscite, gli manca il gol.

Oduamadi 5,5 – Con un’espulsione guasta un match nel quale è stato il migliore in campo. Sue le più pericolose iniziative nel primo tempo. Sua la serpentina che propizia il rigore e la conseguente espulsione di Chiosa. Poi la follia in un momento in cui serviva testa e sangue freddo.

Litteri 5,5 – Conclude poco, cruccio dei centravanti nerazzurri, ma si muove molto come dovrebbe fare una punta moderna. Cala nella ripresa, ma lavorandoci su, i risultati potrebbero essere soddisfacenti.

Jaadi 5,5 – Grandi qualità le sue, che si intuiscono anche da come accarezza il pallone. Peccato che duri a stento un tempo. A parziale discolpa, l’essere stato lanciato a sorpresa peraltro in un ruolo non suo (34’st Sowe s.v. – Poco più di dieci minuti, il tempo di esibirsi in una goffa simulazione, che oltre al giallo, forse gli garantirà la vetrina nella rubrica di Militello “Tutti giù per terra”)

Iuliano 6 – Il suo Latina gioca bene, senz’altro meglio rispetto a quello di Breda. Certo, denuncia ancora qualche limite in avanti, ma le idee ci sono. Se però non sfrutti occasioni come la combo rigore-espulsione, diventa tutto più difficile. Deve lavorare sulla testa, perché dopo il rigore sbagliato la squadra è praticamente sparita dal campo

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