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Coppa Italia, Latina-Lecce 1-2: "Habemus finale"

Stasera sconfitta in casa 2-1 col Lecce per l'undici di Pecchia, ma è uno stop indolore in virtù della vittoria all'andata per 2-0. Finale meritata. Ora sotto col Perugia

Il Latina ce l’ha fatta a raggiungere la tanto auspicata finale di Coppa Italia, alla fine di una partita rocambolesca, contro un Lecce composto da giovani (e futuri) talenti. I nerazzurri vanno subito sotto, ma non subiscono il contraccolpo e, anzi, costruiscono gioco con proposività. Troppe le occasioni sprecate nel primo tempo per pareggiare subito i conti. Nella seconda frazione si rischia di capitolare dopo il bellissimo raddoppio di Dramè; ci pensa Jefferson ad accorciare provvidenzialmente le distanze. Un buon Latina, che ha presentato delle varianti interessanti come la coppia Jefferson Danilevicius in avanti. Un’arma da sfoderare anche in campionato, magari a partita in corso. Per il momento è giusto festeggiare l’accesso a questa finale storica, ma non bisogna perdere di vista l’impegno più probante del campionato. Domenica c’è un Perugia-Latina assolutamente da non fallire.

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PRIMO TEMPO -  Piove su Latina, da diversi giorni ormai, e il manto del “Francioni” ne risente. I 22 di Latina e Lecce scendono in una pozzanghera dove provare a giocare a pallone rimane, per l’appunto, un tentativo. Pecchia fa esperimenti (e fa bene). Rivoluziona il modulo proponendo un 4-4-2 mascherato con Jefferson Danilevicius di punta, Ricciardi largo a sinistra, Burrai e Cejas centrali, Angelilli a destra che può salire a fare l’ala. Il pacchetto arretrato è composto da Giallombardo, Cottafava, Agius e Bruscagin. Ioime, portiere di coppa, presidia i pali. Toma non si smentisce. Per la Coppa rinuncia ai big come Giacomazzi (solo tribuna per lui) affidandosi ai forti talenti del vivaio salentino. Al 6’ è subito buio per il Latina. Falco si accentra dalla destra e lascia partire un sinistro ad alto coefficiente di difficoltà che lascia Ioime di sasso: palla all’angolino alla destra del estremo difensore nerazzurro (e partita subito in salita). Nei primi 20’ il Lecce prende bene le misure al Latina; i nerazzurri (spaesati dal nuovo assetto tattico?) faticano a star dietro alla veloce  manovra giallorossa e matematicamente i centrocampisti di Toma scavalcano il macchinoso centrocampo avversario. Con lo scorrere dei minuti il Latina rinsavisce però rendendosi molto pericoloso. Al 19’ Jefferson si mangia il gol del pareggio; Ricciardi (ottima partita la sua) sulla sinistra fa secco un difensore, serve in mezzo Jefferson che, tutto solo, manda alto di testa. Subito dopo è Angelilli a mancare l’appuntamento col gol. Servito alla perfezione da Danilevicius a limite dell’area, scarica un destro che si spegne alto sopra la traversa. Ed è ancora Latina al 22’ con l’occasione più ghiotta di tutto il primo tempo. Jefferson trova un cunicolo centrale nel quale affonda servito da Danilevicius; si trova a tu per tu con Bleva, ma col sinistro spara incredibilmente fuori. Al 26' arriva un'altra occasione clamorosa. Angolo di Burrai. Dopo un batti e ribatti in area di rigore Agius spara in porta con un difensore che salva sulla linea; sulla respinta la palla giunge a Burrai che con un destro in corsa impegna Bleva, ma è solo angolo. Il Lecce torna in avanti alla mezz’ora con una punizione da 35 metri di Tomi. La palla rimbalza davanti a Ioime che non riesce a bloccare, ma la difesa spazza. Al 43' cross basso da sinistra di Ricciardi: Cejas irrompe in area, anticipa un avversario ma non centra lo specchio della porta. Subito dopo Angelilli pennella dalla sinistra una palla per Danilevicius che viene contrastato nel duello aereo da Vinicius. E il primo tempo si chiude qui.

SECONDO TEMPO - Neanche il tempo di rientare in campo e il Lecce raddoppia. Il talento Dramè (ne sentiremo parlare) si invola sulla fascia sinistra, salta Bruscagin, si accentra e con un destro beffardo fa letteralmente secco Ioime da fuori area. Nonostante la buona del Latina del primo tempo la partita si complica. Ma un campo così disastrato riserva anche delle sorprese; al 9’ Ricciardi viene steso in area da Malcore e per l’abritro ci sono pochi dubbi: è calcio di rigore. Sul dischetto si presente Jefferson Siqueira (che deve farsi perdonare gli erroracci del primo tempo). Il brasiliano non sbaglia e il Latina accorcia. Pecchia pensa anche al Perugia e al 14’effettua la seconda sostituzione (fuori proprio Jefferson, dentro Pagliaroli). Il Lecce allora si riversa in attacco con Malcore che al 17' semina il panico sulla trequarti per poi sparare addosso ad Agius. Gli uomini di Pecchia sembrano in totale controllo dell’avversario, soprattutto quando il Lecce rimane in dieci uomini per un rosso (ingiusto) rifilato a Malcore per fallo da dietro su Danilevicius. Il match si addormenta; Toma le prova tutte attingendo dalla panchina: dentro Jeda e Memushaij per Vincius e Dramè. Il Latina può però pungere in contropiede: al 39' i nerazzurri si lanciano in contropiede, ma sprecano l'enorme ripartenza in cinque contro due. Poi più nulla fino al 45’. Pratica Lecce archiviata. Ora si guarda all’impegno col Perugia col dovuto ottimismo e la doverosa concentrazione.

LATINA - LECCE 1-2

Latina: Ioime, Bruscagin, Giallombardo, Cejas, Cottafava, Agius, Ricciardi, Burrai (1'st Gerbo), Danilevicius, Jefferson (15'st Pagliaroli), Angelilli (41'st Sacilotto9. A disp.: Bindi, Giacomini, Schetter, Tulli. All.: Pecchia

Lecce: Bleve, D'Ambrosio, Fatic, Vinicius (37'st Memushaj), Di Maio, Todisco, Dramè (34'st Jeda), Tundo (25'st Rosafio), Malcore, Falco, Tomi. A disp.: Benassi, Esposito, Kalombo, Bustamante. All.: Toma

Arbitro: Luca Juan Sacchi di Macerata. Assistenti: Enrico Caliari (Legnano) e Ilie Rizzato (Rovigo)

Marcatori: 6'pt Falco, 2'st Dramè, 9'st (rig.) Jefferson

Note – Espulsi: 24'st Malcore per gioco violento. Ammoniti: Gerbo, Cejas, Ricciardi, Bruscagin. Recupero: 1'pt – 3'st. Spettatori: 1070. Incasso: 7540 euro

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