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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Supporters card anziché tessera del tifoso: la Curva nord s’è desta

Il Latina per il rush finale di stagione potrà contare sull'apporto dei suoi tifosi anche in trasferta grazie all'inedita "supporters card"

Pare che si stia aprendo uno spiraglio sulla tanto annosa questione della “tessera del tifoso”, strumento che dal 2009 impone l’apertura di una posizione bancaria ai tifosi delle squadre di calcio italiane che intendono seguire i propri colori anche in trasferta. Radicale, come è giusto che sia, la posizione delle frange ultras nei confronti di questo iniquo e ambiguo provvedimento (“no alla tessera del tifoso” è il consueto slogan che si ode in tutti gli stadi d’Italia alla domenica). In questi ultimi giorni invece la Lega Pro ha lanciato la novità della “supporters card”, voucher da sottoscrivere direttamente presso le sedi delle società di calcio, privo del chip contenuto nella tessera del tifoso; questo strumento consentirà ai tifosi ultras di non "tesserarsi" nel senso stretto del termine e di seguire la propria squadra anche in trasferta.

LA CURVA NORD ANCHE IN TRASFERTA – Ad oggi è possibile sottoscrivere la “supporters card” presso la sede di Piazzale Prampolini, per seguire le trasferte del Latina fino a fine campionato e già a partire da Benevento-Latina. La Curva nord ha accettato di buon grado la novità motivando il proprio assenso proprio per la mancanza del chip che identifica una posizione bancaria: “L’assenza del chip e quindi il non obbligo di legare il proprio nome ad un circuito bancario sono i presupposti fondamentali perché anche la Curva nord possa tornare a seguire il suo Latina lontano dal Francioni” recita il comunicato appositamente diramato dal collettivo neroblu, che incalza: “A gran voce urliamo all’Italia che non sottoscriveremo la Supporters Card perché c’è la possibilità concreta di andare in serie B, ma soltanto perché ora come ora sussistono i requisiti per cui abbiamo sempre lottato”.

LA LOTTA ALL’ARTICOLO 9 CONTINUA - La possibilità di aderire all’iniziativa non preclude comunque la lotta continua del tifo nerazzurro contro l’odiato articolo 9 della legge 41/2007 (legge Amato) che recita testualmente: “E' fatto divieto alle società organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio, responsabili della emissione, distribuzione, vendita e cessione dei titoli di accesso, di cui al decreto ministeriale 6 giugno 2005 del Ministro dell'interno, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 30 giugno 2005, di emettere, vendere o distribuire titoli di accesso a soggetti che siano stati destinatari di provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive”. Con la supporters card esigibile, ad oggi, la lotta contro l’articolo 9 sarà ancora più serrata visto che si è aperta la possibilità di seguire la propria squadra anche in trasferta. Ricordiamo che tale legge non consente ai tifosi diffidati (anche se in sede di giudizio penale sono stati poi assolti) di prendere parte alle partite della propria squadra. Una sorta di diffida a vita natural durante.

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