Latina, domani in Puglia per la ripresa del campionato: ecco l’Andria
Domani pomeriggio impegno a partire dalle ore 15 al "degli Ulivi". Il Frosinone intanto scappa a +3 appiedando i pontini, da soli, in seconda posizione
È un Frosinone che sta tentando la mini fuga? Forse è presto per parlare di assoli all’ottava giornata, fatto sta che i canarini continuano la parabola ascendente che li sta vedendo assoluti protagonisti in campionato;un bottino di 16 punti, 5 vittorie, due pareggi e una sola sconfitta, con 11 gol fatti e 5 subiti. Un ruolino di marcia da top team, e ieri è arrivata l’ennesima eloquente imposizione ai danni di un’altra pugliese, il Barletta, per 3 a 1. I canarini si stanno imponendo come squadra da battere e ora spetterà al Latina dimostrare di non essere da meno. L’impegno è arduo visto che l’Andria viene da una serie positiva che dura da quattro partite. Due pareggi e due vittorie, tra cui spicca quella di 15 giorni fa in casa del Benevento. Insomma ai nerazzurri toccherà recitare la parte del leone, nonostante le molteplici defezioni nell’organico.
IL BOLLETTINO – Non sarà un Latina a ranghi completi naturalmente quello che domani scenderà in campo ad Andria. Mancherà il solito Jefferson e l’altro degente recente Bruscagin. Ancora non arruolabile Claudio Cafiero. Fermo ai box anche l’altro attaccante Adriano Montalto.
LA PROBABILE FORMAZIONE – Con ogni probabilità Pecchia non stravolgerà formazione e modulo che tanto gli stanno garantendo in questo periodo. In porta è salda la posizione di Bindi. Dietro ci saranno Giacomini, Milani, Cottafava e De Giosa. A centrocampo Cejas, Burrai e Gerbo. Davanti non ci dovrebbero essere dubbi. Anche se Tulli scalpita, “Kola” è il candidato principale a una maglia da titolare. A supporto sulle ali ecco “Barra-gol” Barraco e Tortolano.
PECCHIA UMILE – La vittoria di ieri del Frosinone non ha scalfito più di tanto il mister del Latina, che non ha cambiato filosofia dall’inizio del campionato: “Andremo a fare come al solito la nostra partita, sperando di continuare ciò che abbiamo iniziato subito dopo la sconfitta di Pisa alla prima giornata, dalla quale abbiamo tratto sicuramente degli insegnamenti”.