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Il Latina accoglie Mark Iuliano: “Ripartire da zero e levarsi dalla mente il passato”

Il neotecnico dei pontini, presentato ieri in conferenza stampa. "Mi ritengo un rompic… come pochi, so premiare chi merita. Non contano le punte o i moduli, ma l'atteggiamento e l'intensità"

“Il mio Latina sarà una squadra equilibrata consapevole di quello che dovrà fare in campo. In quello che succederà ci saranno giocate costruite e imparate a memoria. Non contano le punte o i moduli, l’importante sono atteggiamento, intensità e avere qualcosa per vincere le partite”. Idee chiare, carattere e voglia di dare subito una sterzata ad una stagione fin qui disastrosa, quelle palesate da Mark Iuliano, neoallenatore del Latina, che ieri pomeriggio si è presentato alla stampa.

Il tecnico ha parlato della sua idea di calcio, di come intenderà gestire un gruppo che negli ultimi mesi è sembrato piuttosto turbolento, e di mercato.

“Nel Latina questo qualcosa va rinverdito. Questi sono giocatori per i quali sono stati fatti enormi sacrifici economici. Se hanno avuto un black-out dobbiamo fare in modo che sviluppino quello che sanno fare, che è rimasto sotterrato per troppo tempo”.

CESURA CON IL PASSATO – “Il ricordo dell’anno strepitoso che è stato quello passato, è diventato deleterio per i giocatori arrivati in estate, che hanno sentito decantare una stagione splendida. Bisogna levarsi dalla mente quello che è stato e pensare solo al presente. Perdere la B sarebbe una tragedia. Mi sto preparando bene, sono contento di come sto lavorando e sono consapevole di ciò che io e i miei ragazzi siamo e possiamo dare”.

Sul rapporto con i giocatori spiega “Personalmente mi ritengo un rompic******* come pochi: so premiare chi se lo merita. Non sono uno stolto. Sono me stesso, non un sergente di ferro. Ho imparato da tutti, ma se non si è se stessi si vivacchia e non si vince”. 

Iuliano non teme il salto dalla Primavera alla Prima squadra, sostenendo anzi che l’esperienza con i ragazzi gli ha consentito di crescere come allenatore “Ho ragazzi che fanno l’autostop, arrivano in tempo prendendo tre pullman e poi studiano. Chiedergli sacrifici, fargli fare allenamenti e vincere le partite mi ha riportato all’essenza di questo sport. E’ quello che dobbiamo far ricordare a professionisti di certi livelli, ognuno di noi deve ricordare quello che ha fatto per arrivare a certi livelli”.

MERCATO – “Attualmente i problemi del Latina sono molteplici –ha sottolineato il mister – Ma io sono contento di avere questi giocatori. Mi accorgo che hanno voglia di fare e sfruttare le loro caratteristiche. Non ci sono riusciti finora, ma non significa che non abbiano voglia di farlo. Ne parlavo stamattina con un dibattito sul metodo di allenamento che andrò ad adottare. Ho visto voglia di rivalsa, ad alcuni di loro ho detto di vedere la differenza tra i giocatori che sono e quello che avrebbero dovuto essere. Ora siamo obbligati a ripartire da zero. Ho avuto la fortuna di avere i più grandi allenatori italiani, penso di aver imparato molto da tutti. Se non si è se stessi si dura poco, bisogna rubare dai bravi e eliminare le cose che non fanno crescere”. 

Tante idee racchiuse in un unico dogma: il lavoro. “Bisogna lavorare, imparare pregi e difetti dai giocatori a disposizione e sfruttare le caratteristiche positivamente per farli rendere per come il Latina li ha acquistati”, ha concluso.

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