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Latina (quasi) campione d’inverno: 1-0 alla Carrarese

Anche oggi il Latina porta a casa la "pagnotta". 3 Punti che la fanno balzare a quota 27, a meno 2 dall'Avellino. E si attende la sentenza per Paganese Latina

Può sorridere questo Latina, di un sorriso a 32 denti. Oggi i nerazzurri hanno compiuto il loro dovere ancora una volta, avendo la meglio di una generosa Carrarese priva delle sue bocche da fuoco principali (vedi Makinwa, ndr). Non è stato facile, bisogna dirlo, e il punteggio finale lo testimonia. Un 1-0 striminzito, come striminzita, in fin dei conti, è stata la partita. Poco spazio per le emozioni in un pomeriggio che gradualmente si è fatto sempre più freddo e pungente. Ci ha pensato Kolawole Agodirin a far sussultare il “Francioni”, al 15’ del primo tempo, l’unico lampo di una partita davvero povera tecnicamente. Ma bisogna badare al sodo. In cascina ci sono 3 punti importanti che si fanno sentire; soprattutto in partite come queste, quando ti trovi davanti una Carrarese bisognosa di punti che decide puntualmente di non farti giocare. Non ha disdegnato la compagine di Nello Di Costanzo (l’anno scorso vicinissimo alla firma coi nerazzurri prima di affidare la panchina a Marco Ghirotto, ndr), messa sapientemente in campo, e in grado di interferire nelle elaborate trame nerazzurre. L’unico neo come detto, e come ribadito dallo stesso Di Costanzo in conferenza stampa, è stata la mancanza della zampata finale, che ti puoi aspettare da giocatori come il navigato Makinwa (dal passato celebre nella Lazio) o dall’altro assente classe ‘82 Malatesta.  I giovani di belle speranze mandati in campo da Di Costanzo non hanno comunque demeritato, anzi hanno impensierito lo squadrone nerazzurro. Ma niente da eccepire in casa Latina: è stato un altro esame non facile superato (nonostante la distanza siderale di classifica di 17 punti). La difesa toscana merita un bel 7 in pagella per aver chiuso ermeticamente tutti i boccaporti. È stato un 1-0 in bilico fino all’ultimo, che ha tenuto in apprensione i 1500 scarsi del “Francioni” fino al 96’. Ma "tutto è bene quel che finisce bene"; Pecchia ora potrà mangiare il panettone con tutta tranquillità. Il girone d’andata è andato in ghiaccio come meglio non poteva. E se si considera l’episodio del “buco di Pagani” al Latina potrebbero mancare 3 punti che le consegnerebbero di diritto uno storico titolo d’inverno.

PRIMO TEMPO – Pecchia manda in campo una formazione rivoluzionata rispetto alle previsioni: né Tulli, né Jefferson. Al centro dll'attacco si piazza Agodirin Kola, con Barraco e Gerbo sulle fasce, un vero e proprio tridente semovente. Centrocampo confermato con Cejas, Burrai e Sacilotto. Dietro la sorpresa è Giacomini al posto di Bruscagin. Di Costanzo risponde con una formazione accorta, mandando in avanscoperta la sola punta Mancuso (classe ’92). Si inizia nel torpore più totale. Nei primi 10’ c’è tempo per apprezzare la buona vena di Sasà Burrai in mezzo al campo e nulla più. La Carrarese comunque c’è. Il gol del Latina arriva fulmineo al quarto d’ora; Barraco addomestica un pallone sulla destra che crossa prontamente in mezzo per l’accorrente Burrai che spizza nell’area piccola. La palla vagante è fatta preda del nigeriano Agodirin liberissimo di piazzarla col piattone destro: è l’1-0 Latina. Un minuto più tardi ci prova la Carrarese con Belcastro, ma il suo tiro è innocuo e centrale. È sempre lui al 23’, stavolta  col sinistro che viene deviato (certamente non si tratta di sortite da allarme rosso). Al 28’ si registra il bel cross in area di Barraco, insidioso, e neutralizzato da Cicioni. Il Latina si fa preferire sul piano della manovra, suo punto forte come sempre, ma non incide per tiri e azioni d’attacco. Sul finire del tempo la Carrarese sposta l’ago della bilancia dalla sua parte e tiene botta. Mancuso al 38’ è libero di schiacciare in area di testa. Il Latina scampa il pericolo e chiude la prima frazione di nuovo in avanti.

SECONDO TEMPO – Si riparte con un sussulto per i nerazzurri. Bindi è accorto e blocca a terra un pallone schizzato via da una mischia in area. È il 4’. Due minuti più tardi il subentrato Margiotta salta in bello stile due difensori, si presenta al limite dell’area di rigore, ma il suo sinistro è da dimenticare. Il Latina risponde prontamente con l’applauditissimo Jefferson, subentrato a Gerbo. Il brasiliano, all’11’, si accartoccia in spaccata sul pallone che va fuori. Al 15’ Orlandi prova a impensierire Bindi su punizione e il pallone termina inesorabilmente alto. Sembrerebbe una pessima giornata per il fischietto toscano Pelagatti di Arezzo che fischia ogni decisione dubbia a favore degli ospiti e non vede un clamoroso mani di Orlandi al 23’ in fase di ripartenza. Latina e pubblico protestano vigorosamente. Il Latina si affida al nuovo entrato Jefferson, voglioso di dare il suo contributo, ma il brasiliano stenta a carburare (avrà bisogno ancora di qualche partita per ritrovare la miglior forma). È sempre l’indomito "Kola" al 35’ a rendersi pericoloso; dalla sua penetrazione ne ricava però un solo calcio d’angolo. C’è ancora spazio per Tortolano prima della fine. Anche lui entrato a partita in corso si fa notare al 45’ con un tiro centrale facilmente neutralizzato da Cicioni. È l’ultimo sussulto prima della fine decretata dall’arbitro dopo ben 6’ di recupero.

LATINA – CARRARESE 1-0

Latina: Bindi, Milani, Giacomini (34'st Cafiero), Cejas, Agius, De Giosa, Barraco (20'Totrolano), Burrai, Agodirin, Sacilotto, Gerbo (8'st Jefferson). A disp.: Ioime, Bruscagin, Pagliaroli, Tulli. All.: Pecchia

Carrarese: Cicioni, Lanzoni, Alvaro, Pestrin, Benassi, Melucci, Corticchia (17'st Tognoni), Corrent (32'pt Margiotta), Mancuso, Belcastro, Orlandi (36'st Ciciretti). A disp.: Piscitielli, Alcibiade, Chella, Bregliano. All.: Di Costanzo

Arbitro: Pelagatti di Arezzo. Assistenti: Bottegoni di Terni e Mariani di Perugia.

Marcatori: 15'pt Agodirin

Note – Espulsi: 41'st Ioime dalla panchina per proteste. Ammoniti: Lanzoni, Sacilotto, Benassi. Recuperi: 2'pt - 6'st. Osservato un minuto di silenzio e Latina con il lutto al braccio per ricordare il piccolo Filippo Corbi, il bambino di soli tre anni scomparso ieri per un grave incidente stradale.

POST GARA - CONFERENZA STAMPA: PARLA MISTER PECCHIA

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