Calcio, Latina: per il toto panchina Marcolin in dirittura d’arrivo
Il sodalizio nerazzurro a un passo dall'ex Lazio Dario Marcolin. Tante collaborazioni illustri in serie A e B. Gavetta poca. Due volte flop
Tanta Lazio, Sampdoria e Napoli. Sono queste le squadre principali in cui ha militato Dario Marcolin, centrocampista incontrista (che fu) di discreta caratura tecnica. Dopo l’ultima esperienza col Palazzolo in C2, Marcolin ha iniziato la carriera da allenatore. Vice a Brescia nel 2006; alla corte di Roberto Mancini, all’Inter, nel 2007/2008; al Monza l’anno successivo; torna come vice (di Mihailovic) a Catania nel 2009 e l’anno seguente va a Firenze sempre come secondo dell’ex terzino serbo. L’anno scorso l’ultima esperienza, in ‘solitaria’, al Modena dall’esito insoddisfacente.
QUALE È LA STRATEGIA? - Anno nuovo vita nuova in casa Latina. Marcolin probabilmente domani firmerà l’accordo che lo legherà alla squadra pontina per la prossima stagione. Guardando alle statistiche, il curriculum (pur blasonato) di Marcolin non sembra esaltante. Dalla sua tanta esperienza in piazze importanti come Milano, Firenze e Catania (come vice), ma nelle voltie in cui è stato chiamato in causa ad agire in prima persona ha fatto flop: a Monza e Modena (quest’ultima l’anno scorso in serie B). Non è carino parlare prima del tempo e di ciò che non si è ancora tramutato in certezza, senza per altro sapere alcunché o quasi della squadra che sarà nella prossima stagione. Certo bisogna guardare tra le righe per tentare di capire le strategie che si stanno pianficando. Cos’ha in più un Marcolin che un Sanderra non avrebbe: l’esperienza? Dipende. Il primo ha respirato l’aria del grande calcio italiano come secondo allenatore, mentre Sanderra ha respirato soprattutto i polveroni di terra dei campi di serie D e seconda divisione per vent’anni. E se non è esperienza questa. Marcolin, da solo, ha fallito (Sanderra no, eccetto l’esonero 2011/2012 nella storia più recente, in cui ha abdicato per Ghirotto). Forse c’è che il primo porta con se tutto un ‘treno’ (chiamiamolo così) di contatti nuovi e utili ad allestire la nuova squadra. Sanderra no. Già si parla dell’interessamento per Dejan Lazarevic dal Genoa.