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Pettinari risponde a Melchiorri. Altro pareggio per il Latina a Pescara

Terzo pareggio nelle ultime quattro partite per i pontini, che al 6' vanno sotto con il gol di Melchiorri. Il pari, firmato da Pettinari al 33'. Ripresa priva di emozioni, a parte il finale quando i pontini reclamano un rigore, e Politano divora un gol davanti alla porta

Sarà ancora prematuro stabilire con certezza se il Latina sia affetto da pareggite, fatto sta che i pontini anche in quel di Pescara, non vanno oltre uno scialbo pareggio, il terzo dopo cinque gare di campionato. Un bottino davvero magro (specie se in mezzo si inserisce il ko contro l’Avellino), che sarebbe potuto essere ancora più deprimente visto che i nerazzurri hanno dovuto inseguire, dopo il vantaggio firmato da Melchiorri al 6’.

Rispetto a sabato scorso, Beretta cambia due terzi della difesa, riproponendo Dellafiore al centro, con Brosco a destra, e lanciando a sorpresa capitan Milan sul centrosinistra. A centrocampo, come preannunciato, torna Valiani, e c’è Bruno al posto di Viviani. Pettinari torna ad affiancare Sforzini. Baroni invece, riconferma l’undici di sabato scorso, e fa bene.
E’ un Pescara cattivo, che ha voglia di conferire alla sua classifica un aspetto più consono alla propria tradizione e alle proprie ambizioni. I biancazzurri spingono con convinzione sin dalle prime battute, e già al 3’ vanno vicini al gol con un colpo di testa di Nielsen, su punizione di Maniero, che termina sul fondo di poco. Non convince l’atteggiamento del Latina, troppo remissivo, più propenso ad attendere l’avversario. Ma è una scelta che può funzionare se si tenta il veloce recupero di palla e la ripartenza, non se ci si limita all’attesa. L’assenza di Viviani, a cui Beretta preferisce il più muscolare Bruno, toglie grandi quantità di fosforo ad una mediana fatta più di corsa che di qualità. Il Pescara gioca bene, trascinata dall’ottimo lavoro dei due interni di centrocampo, in particolare Bjarnason. E’ lui all’8’ ad imbeccare Politano, il quale è bravo ad andare sul fondo e a servire al centro Melchiorri la cui zampata trafigge Farelli.
La reazione del Latina si ferma alle intenzioni. I nerazzurri prendono il comando delle operazioni, ma pur stazionando nella trequarti avversaria, faticano a trovare sbocchi, evidenziando anche quest’oggi i già noti problemi in fase realizzativa, che non dipendono di certo da Sforzini, quanto più dall’incapacità di recapitare alle punte palloni invitanti. Gli unici potenziali pericoli si producono sul versante destro, quando Angelo o Crimi riescono a guadagnare il fondo. Fuochi di paglia, perché il Pescara con il suo organizzato 4-3-3 tiene diligentemente il campo. Guana come play basso tiene ordine e solidità dei collegamenti tra i reparti, Bjarnason e Nielsen fanno il lavoro sporco ma sono anche i primi ad avviare l’azione offensiva. Il resto lo fa la mobilità dei tre attaccanti, Politano e Melchiorri in particolare.
Tuttavia basta una punizione dalla trequarti, per riportare le squadre in parità al 33’. La difesa del Pescara si fa trovare scoperta, così la sponda di Sforzini imbecca alla perfezione Pettinari che trova il suo primo gol in campionato.

LE PAGELLE DEI NERAZZURRI 

SECONDO TEMPO – I padroni di casa, ripartono forte. E’ sempre Bjarnason il più pericoloso, come al 6’ quando di testa non inquadra lo specchio di poco. Il Pescara fa la partita, di fronte ad un Latina che accusa le medesime problematiche evidenziate nella prima frazione. Beretta decide di lanciare Viviani, al posto di uno spento Crimi. Poco dopo è il turno di Paolucci per Pettinari, mentre Baroni con Caprari al posto di Pasquato. Le squadre si allungano progressivamente, resta l’equilibrio ma scarseggiano le emozioni. L’unico episodio significativo si verifica al 38’, quando il tocco galeotto di gomito di Grillo, in area di rigore, non viene sanzionato dall’arbitro Pezzuto. Destino analogo per Farelli, che allo scadere viene graziato da Politano il quale ciabatta malamente un rigore in movimento, su pregevole assist di Caprari. All’Adriatico finisce in parità, ma per quel che si è visto in campo, a poter recriminare, sono solo gli abruzzesi.

PESCARA (4-3-3) 1 Fiorillo; 2 Pucino, 5 Pesoli, 13 Zuparic, 33 Grillo; 20 Nielsen (35’st – 28 Lazzari), 31 Guana, 8 Bjarnason; 7 Politano, 9 Melchiorri, 25 Pasquato (25’st – 10 Caprari); A disposizione: 18 Aresti, 3 Boldor, 11 Zampano, 14 Sowe, 17 Cosic, 24 Selasi, 29 Pogba. All. Baroni

LATINA (4-3-3) 12 Farelli; 23 Brosco, 15 Dellafiore, 16 Milani; 6 Angelo, 8 Crimi (16’st – 7 Viviani), 5 Bruno, 18 Valiani, 29 Rossi; 20 Pettinari (23’st – 9 Paolucci), 32 Sforzini (48’st – 19 Doudou Mangni). A disposizione: 1 Spilabotte, 3 Bruscagin, 4 Cottafava, 10 Sbaffo, 11 Petagna, 21 Almici. All. Beretta

ARBITRO: Pezzuto di Lecce

MARCATORI: 8’pt Melchiorri (P), 33’pt Pettinari (L)

AMMONITI: Crimi (L), Brosco (L), Milani (L), Guana (P), Bruno (L), Bjarnason (P)

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