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Latina fuori dai play off, Di Donato: "Non possiamo buttare la stagione, ma il nostro lo avevamo fatto"

La conferenza dopo gara del tecnico pontino ripercorre un'intera stagione, in cui la salvezza era il primo obiettivo. Si è alzata l'asticella e la rosa ha dimostrato i limiti per un campionato più ambizioso

"Abbiamo preso un contropiede da manuale sfruttato dal Bari, poi è venuta la forza e la qualità del Bari che ha ampiamente meritato la vittoria". Ha iniziato così la disamina del match Daniele Di Donato, che si porta la faccia corrucciata da otto partite, nelle quali la miseria di tre punti raccolti ha allontanto la squadra dalla zona play off. Arrabiato e deluso il tecnico, nonostante avesse davanti la squadra più forte del campionato. "Sinceramente - prosegue - mi aspettavo qualcosa di più dai ragazzi, perchè venivano da un periodo lungo un po' troppo buio. Dobbiamo rimboccarci le maniche, in tre partite possono cambiare tante cose. Deve però cambiare il nostro atteggiamento". Uno ad uno vengono elencati tutti i problemi del Latina di questi ultimi 40 giorni: "Siamo andati talmente forti prima, che stiamo pagando un po' tutto tra infortuni e poco allenamento. Da Carletti a Jefferson, da Sane che ha iniziato il Ramadan ad Amadio bloccato dal di schiena per due settimane, a Tessiore non posso dare il turno di riposo, Barberini alla fine si è dovuto arrendare. Esce fuori la stanchezza di tutta la stagione, che stiamo rischiano di buttare via. Questo nonostante avessimo inizialmente l'obiettivo salvezza, ma ci abbiamo fatto la bocca sia io chei ragazzi. Adesso però non siamo un bel vedere". 

La riflessione che ne viene fuori dall'analisi di Di Donato è che i problemi emersi non sono alibi, ma realtà dei fatti perché: "Quello che dovevi fare l'avevi fatto", come a dire la rosa è stata attrezzata per salvarsi. Si doveva allora mettere in conto che ai primi intoppi, l'equilibro della squadra sarebbe venuto meno, non avendo ricambi necessari a garantire lo stesso rendimento qualitativo. "Siamo dando il massimo, ma questo massimo purtroppo oggi non basta". 

Ci vorrà più del massimo nelle ultime tre partite, perché il Catania in campo dimentica le sciagure esterne, il Monopoli si giocherà sino all'ultimo il secondo posto e il Monterosi non vorrà mettere in palio l'ottavo posto. 

Cronaca

Una ripartenza fulminea, capitalizzata da Antenucci favorito dalla deviazione di Celli che ha sorpreso Tonti. Così è stata decisa Latina-Bari a metà primo tempo e se il risultato è rimasto in bilico fino all'ultimo è esclusivamente per episodi. Il primo al 35', sul rigore di Antenucci bloccato da Tonti, che ha riscattato il fallo sullo stesso attaccante in area di rigore. Gli altri nella ripresa, in cui i galletti avrebbero potuto raddoppiare prima di rischiare all'ultimo sulla girata di Carletti terminata non lontanto dalla porta di Frattali. Da grande squadra, il Bari ha addormentanto la partita, limitandosi a gestire l'eventuale ritorno del Latina, apparso poca cosa per rovinare la festa promozione. 

Tabellino

LATINA (3-5-2): Tonti; De Santis, Celli, Giorgini; Ercolano (15’st Teraschi), Barberini (29’st Atiagli), Amadio, Tessiore, Carissoni (40’st Rossi); Sane (15’st Carletti), Jefferson. A disp. Cardinali, Ciammaruconi, Sarzi Puttini, Mascia, Palermo, D’Aloia. All. Di Donato

BARI (4-3-1-2): Frattali; Pucino, Celiento (42’st Terranova), Di Cesare, Ricci; Maita (29’st Misuraca), Maiello, D’Errico (15’st Scavone); Citro (29’st Mallamo); Antenucci, Cheddira (15’st Simeri). A disp. Polverino, Plitko, Bianco, Galano, Mazzotta, Belli, Paponi. All. Mignani

ARBITRO: Carrione di Castellammare di Stabia

MARCATORE: 22’pt Antenucci

Assistenti: Dicosta di Biella – Nasti di Napoli

Quarto uomo:  Iannello di Messina

Note: al 35’pt Tonti ha parato un rigore a Antenucci. Ammoniti D’Errico, Frattali. Angoli 3-3. Recupero 1‘pt e 4‘st. Spettatori 3295 spettatori, 1766 ospiti.

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