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Latina travolto dal Messina, Di Donato: "Presuntuosi e superficiali, non ce lo possiamo permettere"

Il tecnico striglia i suoi dopo la pesante battuta d'arresto. Partenza promettente, ma prima del riposo l'uno-due siciliano indirizza il match. Gol della consolazione di Carletti. Domenica arriva il Monterosi

Quando inizia ad imbarcare acqua il Latina affonda e affonda di brutto. Per la seconda volta in campionato, dopo Catanzaro, rimedia una batosta sonora, che rimette in discussione, se non tutte, almeno buona parte delle certezze acquiste nei sei risultati utiliti consecutivi interrotti dal poker di Messina. 

Approccio molle, che presta il fianco a chi, come i siciliani ieri, sta con l'acqua alla gola e quindi famelico. La traversa iniziale di Carletti ha sortito peraltro l'effetto di illudere che la trasferta potesse essere cosa facile. In questo caso gli episodi hanno girato nel senso contrario, fino al punto di concentrare i primi due gol  nei minuti immediatamente precedenti l'intervallo. 

E' stato lo snodo essenziale, dopo il quale il Latina non si è più ripreso, mollando con anticipo la corda. Il botta e risposta nel finale, ha restituito il senso esatto della disfatta. 

Di Donato chiarisce le idee a sé stesso e di conseguenza ai suoi ragazzi, che invita subito a rialzarsi: "Siamo, partiti bene, ma superficiali ed un pizzico presuntuosi. Mai dato la sensazione di poter fa rmale quando affondavamo. Avevo detto che la partita sarebbe stata insidiosa, ma non sono stato recepito. Atteggiamento sbagliato, mancanza di malizia e gestione del pallone, dati anche i sei giovani in mezzo al campo. Ma non è un alibi, la batosta ci fa bene. Torniamo con i piedi per terra, se abbassiamo il ritmo diventiamento vulnerabili. Ci siamo sentiti bravi, ma una squadra giovane come la nostra deve andare sempre a mille. Oltre ai gol abbiamo regalato campo, abbassondoci troppo dopo nemmeno venti minuti. Brutta sconfitta, che ci fa crescere. Ripartimo subito". 

Next stop domenica al Francioni (17.30), secondo confronto tutto laziale. Dopo la Viterbese, c'è il Monterosi Tuscia, che intanto scenderà in campo domani sera (20.30) contro il Monopoli, allo stadio Rocchi dopo l'esilio a Pontedera. Pugliesi che hanno cambiato guida tecnica, affidandosi a Peppe Pancaro, altra firma nota del calcio italiano che viene ad impreziosire il campionato di Lega Pro. 

MESSINA - LATINA 4-1

ACR Messina: Lewandowski, Trasciani, Berto, Angileri (26’st Ferrini), Konate, Marino, Mallamo, Versienti (24’st Fiorani), Iannone (15'st Napoletano), Balde, Catania (15'st Grillo). A disp. Daga, Grillo, Zuppel, Curiale, Camilleri, Fazzi. All. Auteri
Latina Calcio 1932: Cardinali, Giorgini, Amadio, Di Livio, Sannipoli (10'st Teraschi), Carletti, Di Mino (43'st Ant. Esposito), Celli (20'st Fabrizi), Bordin (1'st Tessiore), Riccardi (10'st Rosseti), Cortinovis. A disp. Giannini, Tonti, De Santis, Barberini, Rossi, Esposito And. All.: Di Donato
Marcatori: 41’ Catania (M), 44’ Iannone (M), 12'st’ Catania (M), 41'st Carletti (L), 47'st Fiorani (M)
Arbitro: Niccolò Turrini di Firenze, 1° Assistente Matteo Paggiola di Legnago, 2° Assistente Marco Sicurello di Seregno, 4° Uomo Gabriele Zangara di Catanzaro
Note: ammoniti: 5’ Trasciani (M), 43’ Konate (M), 5'st Marino (M), 9'stTessiore (L), 14'st Di Livio (L), 14'st Angileri (M), 16'st Napoletano (M), 27’ Mallamo (M), 44'st Rosseti (L).
Angoli: 6-7. Recupero: 1’, 5’. Spettatori: circa 1300, di cui un migliaio abbonati, 250 paganti e 6 ospiti

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