Itri, un punto che vale la salvezza! Il club: "Annata formidabile"
L'Itri porta via un punto sul campo del Terracina e festeggia la salvezza diretta senza passare per i playout. Un traguardo che i giocatori e mister hanno poi festeggiato insieme
L'Itri festeggia la permanenza nella categoria d'Eccellenza. Dopo aver pareggiato contro il Terracina nell'ultimo turno di campionato, la squadra di Marco Ardone ha potuto gioire per la salvezza diretta ottenuta proprio nell'ultima giornata. Un successo insperato che il club, il giorno dopo, ha celebrato con un comunicato ufficiale:
"Cala il sipario su un'annata semplicemente formidabile. I ragazzi di Ardone hanno compiuto una missione che alla vigilia sembrava veramente impossibile: quella di portare in salvo la categoria. Il settimo posto con 46 punti conquistati (49 sul campo, considerando il verdetto del giudice sportivo in seguito alla vittoria di Genazzano), era più che una chimera. Se qualcuno avesse fatto questa previsione all'inizio, sarebbe stato difficile crederci. Invece, con le settimane, l'impossibile è cominciato a diventare possibile. Le ansie si sono trasformate in sogni. Le debolezze in forza. E i sogni, pian piano, in realtà. Il lavoro costante e l'entusiasmo hanno fatto tutto il resto. Con la guida tecnica di mister Ardone e il suo staff, la volontà dei ragazzi, il seguito di società e dirigenza e il supporto incessante del pubblico itrano. Con il quale si è costruito un legame che supera il rettangolo di gioco. È stato tutto magico, difficile da spiegare. Doveva essere un Calvario, ma in realtà domenica dopo domenica si vedeva il traguardo sempre più vicino. E l'attesa non era più il preannuncio di una sofferenza o la previsione di una sconfitta. Perché sul campo sono stati rovesciati tutti i "verdetti" d'inizio campionato. Quelli, siamo stati bravi a non ascoltarli. Ed anzi a trasformarli in uno stimolo che ha contribuito a tagliare il traguardo. Giocandosela alla pari con società più blasonate e partite con altri obiettivi. La squadra è stata brava nel non perdere mai di vista la bussola. Anche nei momenti più difficili. Quando, per esempio, si veniva dalla sconfitta 'bugiarda' con il Sora ed era appena arrivato il 3-0 a tavolino con l'Audace. Lì c'è stata la reazione, con il blitz di Gaeta che ha garantito i primi punti effettivi. Poi è arrivata un'altra sconfitta, con la capolista Lvpa Frascati. Che poteva tappare le ali, dopo la prima gioia. Invece, da lì, sei risultati utili. E una classifica che ha cominciato ad assumere le sembianze di quella di una squadra che ha tutte le carte in regola per giocarsela alla pari. Ci sono stati altri punti alti (la vittoria con la Vis Sezze, al periodo capolista; il ritorno nel derby col Gaeta). Altri bassi, quando eravamo tornati in zona playout. Ma senza mai esaltarsi o deprimersi, a seconda dei momenti. Con al primo posto l'umiltà, lo spirito di sacrificio e la creatività di chi vorrebbe "cambiare il mondo", siamo riusciti ad arrivare all'ultima partita di campionato con in mano il nostro destino. Quello che ci siamo costruiti da soli. Combattendo contro tutto e tutti, anche contro le previsioni della vigilia. E credendo fermamente in un progetto che, adesso è più facile dirlo, è stato vincente".