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Latina, Pascucci è il nuovo allenatore: “Per me è come tornare a casa”

Il tecnico romano è il nuovo allenatore dei pontini, subentra al dimissionario Chiappini: “Non cerco riscatto, ho solo grande voglia di lavorare. Playoff possibili”

Nel Francioni c’è già stato, da ragazzino delle giovanili, facendo peraltro il raccattapalle in un ‘Francioni’ stracolmo a inizio anni ’80, e da calciatore più maturo 19 stagioni fa (6 reti in 15 presenze). Il terzo step in nerazzurro di Carlo Pascucci passa dalla panchina. E’ lui il nuovo allenatore del Latina, in sostituzione di Andrea Chiappini, dimessosi nella giornata di ieri.

“Un elemento di personalità, una persona affamata”, così l’ha definito il diesse Emanuele Germano, nel presentare il neotecnico nerazzurro alla stampa. Pascucci che torna a casa, Pascucci che conosce il Latina, avendolo già visto giocare in diverse occasioni. Pascucci che ha trovato l’accordo quasi subito. “Sono orgoglioso di questa chiamata. Tornare in una città che conosco è una soddisfazione”.

Dai saluti si passa poi alle cose che contano, dalla rosa alla classifica passando per l’obiettivo mai celato dei playoff. “Ho trovato una squadra disponibile, com’è normale quando un allenatore si insedia. Ma si vede subito se una squadra non ha entusiasmo. Invece questa squadra ha qualità e motivazioni, che però vanno messe al servizio di tutti. Anche loro si sono resi conto di non aver dato il massimo. Ora rimbocchiamoci le maniche a tutto braccio, il fatto che ci siano ragazzi intelligenti e disponibili, mi faciliterà il compito”.

Capitolo tattica: “Al momento purtroppo abbiamo degli infortunati che speriamo di recuperare già da sabato. Bisogna prima fare la conta dei disponibili e poi pensare al modulo. Al di là di questo servirà tanto spirito di sacrificio. Ci sono diversi incontri ravvicinati, l’ideale per ripartire bene”. I primi giorni servirà un grosso lavoro mentale: “Ogni partita ha una storia, capita che la prepari bene poi un episodio ti complica i piani, ma poi c’è subito un’altra gara per rifarsi. Mentalmente la squadra risente del cambio di allenatore, le reazioni possono essere positive e negative. Sicuramente i giocatori saranno dispiaciuti, spero che l’affetto che provano per Chiappini possano provarlo per me”.

Non allena da un po’, ma non cerca riscatto: “Ho solo grande voglia di lavorare”. Il suo esordio sarà contro il Cassino: “Non poteva esserci avversario migliore. Affrontare una squadra di medio-alta classifica è meglio che affrontare una che lotta per non retrocedere”. E qui l’argomento si sposta sulle ambizioni: “Le prime posizioni rispecchiano i valori delle squadre. La nostra puà ambire ai playoff”.

Chiusura sul pubblico: “Spero di essere contestato il meno possibile, significherebbe che le cose stanno andando bene. Ma le critiche fanno parte di questo mestiere, vanno prese e accettate. Da bambino ho fatto il raccattapalle in un ‘Francioni’ pieno. La prospettiva di giocare davanti a uno stadio pieno è un motivo in più per far bene. Dobbiamo essere noi a invertire la rotta, a trascinare i tifosi”.

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