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Coppolaro c'è, Mariga no. La mediana e l'attacco non funzionano: le pagelle di Carpi-Latina

Buona prestazione del giovane difensore, provvidenziale in chiusura di primo tempo con un salvataggio sulla linea. Male il centrocampista maliano, protagonista in negativo in occasione del raddoppio di Di Gaudio

Dopo cinque risultati utili consecutivi (quattro pareggi e una vittoria) si ferma la striscia del Latina, che cade in casa del Carpi. Si tratta del terzo k.o. in campionato, anch’esso giunto contro una retrocessa dalla massima serie. Potrebbe essere un caso, ma probabilmente non lo è. La sconfitta di oggi, ancor più delle due precedenti contro Verona e Frosinone – sempre in trasferta – denuncia un grosso difetto di personalità della formazione di Vivarini, che al netto delle assenze, sembra incapace anche solo di provare a giocarsela con squadre di caratura superiore.

DOPPIO DI GAUDIO, LATINA K.O. A CARPI

Anche nel pomeriggio di Carpi la formazione nerazzurra, pur partendo con gli sfavori del pronostico, non sembra abbia fatto poi molto anche solo per provare a sovvertire un risultato sulla carta favorevole alla squadra di Castori. L’età media, tra le più basse della categoria, ha senz’altro il suo peso, ma se questa squadra vuole fare il salto di qualità, e provare a conquistare almeno una salvezza tranquilla, deve quanto prima superare questo scoglio. Perché è attraverso la personalità e la cattiveria – sportiva, si intende – che i pontini possono sperare di azzerare il gap in termini di qualità tecnica ed esperienza, rispetto a molte squadre della categoria. Altrimenti, ci sarà da soffrire.

Le pagelle

LATINA (3-5-2) Pinsoglio 6; Bruscagin 5,5 Dellafiore 6 Coppolaro 6,5; Acosty 5 Rocca 5 (12’st D’Urso 5,5) Mariga 4 (12’st Scaglia 5,5) De Vitis 5 Di Matteo 6; Boakye 5 (30’st Corvia s.v) Paponi 5. A disposizione: Tonti, Garcia Tena, Bandinelli, Moretti, Maciucca, Amadio. All. Vivarini 5,5

Pinsoglio 6 – Assolto su entrambe le azioni che portano Di Gaudio al gol. Mette a referto un paio di interventi salvifici.

Bruscagin 5,5 – Ha dalla sua parte Di Gaudio, in totale stato di grazia. Cerca di contenerlo come può, pagando l’inferiorità numerica, determinata da un poco collaborativo Acosty.

Dellafiore 6 – Un paio di eleganti uscite palla al piede, soffre anche lui, ma si arrangia con il mestiere.

Coppolaro 6,5 – Altra prova positiva del giovane difensore. Sopravvive ai momenti più complicati con grande personalità. A fine primo tempo salva sulla linea un gol praticamente fatto, che tiene in piedi – seppur per poco – la sua squadra.

Acosty 5 – Lotta con i suoi fantasmi, e con il pallone. Quelli del Carpi lo ingabbiano bene, concedendogli poco spazio per lanciarsi in progressione.

Rocca 5 – Né quantità, né qualità. Incide molto poco (12’st D’Urso 5,5 – Qualcosina in più del compagno la fa vedere. Nulla di concreto, sia chiaro).

Mariga 4 – Il voto si abbassa sensibilmente a partire dalla pallaccia persa in occasione del raddoppio di Di Gaudio. Nel libro della sua partita ci sono anche altri errori in fase di alleggerimento, oltre a un nervosismo crescente (12’st Scaglia 5,5 – Come D’Urso, nulla che faccia strabuzzare gli occhi, ma la sensazione che con lui in campo dall’inizio qualcosa di diverso si sarebbe visto, sì).

De Vitis 5 – L’errore che diventa assist per Di Gaudio è più figlio della sfortuna. Prova a riprendersi mettendoci il carattere, ma ha pochi spunti per inventare qualcosa. Anche perché i suoi compiti sono altri. In una mediana povera di qualità non gli si può chiedere chissà cosa.

Di Matteo 6 – Tra i più vivi soprattutto nel secondo tempo. Una buona iniziativa mette Paponi nelle condizioni di calciare a rete, ma la conclusione dell’attaccante è troppo fiacca.

Boakye 5 – Generoso sì, inconcludente anche. Gira e rigira, il giudizio è sempre lo stesso (30’st Corvia s.v. – Poco meno di venti minuti, recupero incluso, e in un momento in cui la storia della partita è stata già scritta. Mette altri minuti nelle gambe, in attesa del rilancio che – considerando questo Boakye – sembra quasi scontato).

Paponi 5 – Si muove molto, cercando a volte di supplire alla mancanza di un regista, venendo a prendersi i palloni sulla trequarti per smistarsi sui terzini in corsa. Quaglia però molto poco, e nella ripresa sciupa anche una buona occasione.

All. Vivarini 5,5 – La squadra è ricaduta nei soliti errori, lamentando nuovamente difetti di personalità. Che il Carpi fosse più forte e favorito, era noto a tutti. Che ci si dovesse arrendere dopo neanche 6’, è meno accettabile. Non convincono neppure alcune scelte iniziali. La mediana con Mariga metodista crea poco se ai fianchi non giocano due mezzali di qualità. E poi occorre trovare equilibrio: i 14 gol subiti in 9 partite (peggior difesa del torneo) sono una sentenza inappellabile.

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