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Mancini: “Esercizio provvisorio miglior soluzione. Stipendi? Non è stato possibile pagarli”

Il presidente nerazzurro ha illustrato i contenuti dell'udienza di stamattina: "La Procura ha accettato la nostra progettualità". Stipendi? "L'istanza è una difficoltà oggettiva. Saranno pagati entro 3-4 giorni"

Fallimento pilotato, ed esercizio provvisorio, la “miglior soluzione possibile” per salvare il calcio a Latina. Benedetto Mancini ha fatto chiarezza dopo l’udienza presso il tribunale fallimentare, al termine della quale il neopresidente nerazzurro, insieme ai legali della società, ha accolto la richiesta di fallimento: “Tutto ciò che è stato fatto stamattina in udienza è stato fatto con l’unico intento di superare le difficoltà e tutelare il Latina nella sua attività e interezza societaria, soprattutto di progettualità. Di fronte non avevamo un’azienda, ma la Procura. Dall’istanza di fallimento presentata dai due pm si ravvisavano delle irregolarità che non permettevano una trattativa. La difesa è stata, fino alla fine, di cercare di provare a dimostrare che c’era una possibilità di andare avanti con un piano finanziario. L’istanza verteva su problematiche e operazioni fatte negli anni precedenti che non erano del tutto regolari, da qui l’ammanco nelle casse era fatto con artifici che dovranno dimostrare”.

Poi la spiegazione sull’esercizio provvisorio, che consentirà la prosecuzione dell’attività sportiva, come prevede l’articolo 52 delle Noif. Insomma, una situazione analoga a quella capitata al Pescara nel 2009, e più recentemente al Bari tre stagioni fa: “Quello che fa piacere, nelle difficoltà che c’erano nel far coincidere le due cose, è che siamo riusciti a tutelare quello che a noi stava maggiormente a cuore. Da quando sto qui, come ho detto sempre, quello che faccio è per il Latina Calcio. Il mio interesse è quello di creare una struttura societaria che possa essere all’avanguardia. Adesso c’è da lavorare e lottare sul campo, continuando con personaggi che possano aiutare il Latina ad essere una società professionistica vera. La società avrà le risorse per arrivare a fine anno, il resto è lavoro”.

“L’istanza di fallimento ha cambiato notevolmente il progetto finanziario, siamo andati sereni, sperando che la Procura avrebbe accettato la nostra progettualità. C’è stato l’assenso, siamo pronti a lavorare in quella direzione, arrivando al momento dell’asta per il titolo per partecipare come società che ha gestito l’esercizio provvisorio”, ha proseguito Mancini.

“Se dovesse esserci qualcuno più bravo di noi l’immissione di denaro sarà recuperata per intero. Spero di vincerla io, altrimenti tutto questo lavoro di ristrutturazione sarà stato inutile. Sarà una gara competitiva, chi è più bravo e ha più possibilità la spunterà. Ci metterò la faccia come ho fatto oggi, questo cambio di strategia serviva a questo. Oggi in udienza doveva andare una persona che si prendesse una responsabilità. Non ho nulla di personale nei confronti di nessuno, sono stati giorni pesanti. Ieri è stata una giornata movimentata, abbiamo presentato una memoria ieri e una oggi. Tutto il collegio difensivo che il Latina ha messo in campo, con l’avvocato Archidiacono e il professor Scicchitano, è composto da professionisti seri. Eravamo convinti di poter trovare la soluzione migliore, quella che garantisse il Latina. C’è soddisfazione che questo impegno sia stato riconosciuto, perché l’istante era importante ovvero la Procura della Repubblica. Un’istanza di fallimento non viene fatta tanto per farla, bisognava dimostrare di essere capaci. Davanti a un’istanza di fallimento siamo riusciti a riequilibrare i conti, abbiamo fatto una relazione e l’abbiamo messa nel fascicolo”.

C’è poi il calcio giocato. Perché al di là del titolo sportivo, c’è pur sempre una categoria da mantenere sul campo. Il tris di sconfitte consecutive ha fatto precipitare i pontini nella zona caldissima della bassa classifica, e già nella gara di domani col Novara, i tre punti sono vitali, anche perché il rischio penalità è piuttosto concreto. Gli stipendi non sono stati pagati: “Non è stato possibile perché l’impegno deve essere preso da un’altra società.  Il Latina non aveva in questo momento immissione di liquidi, gli ultimi erano i crediti della Lega. Li abbiamo messi da parte, ma per questa situazione eravamo fermi e non ci sono stati concessi. L’esercizio provvisorio serve a questo. Saranno pagati tra 3-4 giorni”. Penalità? “Stiamo lavorando, ho parlato con dei legali. C’è una difficoltà oggettiva che è l’istanza di fallimento, non potevamo pagare”.

Saranno verosimilmente due i punti di penalizzazione: “Se l’udienza fosse stata fatta due giorni prima, non ci sarebbero stati problemi. L’esercizio provvisorio non è una cosa scontata, devi chiederlo e il Tribunale deve accettarlo. Se c’è l’ok della Procura, è l’istante che lo accetta e il Tribunale non dovrebbe avere difficoltà. L’ostacolo era quello, di presentarsi in maniera ordinata e con un progetto vero. Il giudice ci ha chiesto soltanto di fare una relazione tecnica, per dare alla curatela i numeri di quello che darà. Lasciamo in pancia 2 milioni tra crediti, mutualità e campagna trasferimenti”.

Chiusura sul titolo sportivo e l’asta: “Andremo avanti fino alla data che verrà fissata dall’asta per il titolo sportivo. Deve essere fatta necessariamente entro il 30 giugno per permettere a chi si aggiudica la gara di iscriversi al campionato. Parteciperemo all’asta, e contiamo di vincerla”.

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