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Coletta rigetta ogni accusa: "Obiettivo salvare il calcio a Latina, ora il mio compito è terminato"

Il sindaco di Latina in conferenza stampa ha chiarito il suo ruolo nella composizione della cordata, ripercorrendo le tappe che hanno portato alla costituzione del Latina 1932 che ripartirà dalla serie D

Dopo giorni di silenzio, scongiurato il pericolo di scomparsa del calcio da Latina, Damiano Coletta prende la parola, per chiarire punto su punto quanto accaduto in queste ultime settimane. Mezz'ora o poco più di conferenza fiume per chiarire la sua posizione, specie in funzione di quanto si è detto circa le sue presunte ingerenze in seno alla neonata società. 

Obiettivo cordata

Il sindaco pontino ripercorre le tappe che hanno condotto alla costituzione della cordata. Il compito che spettava al primo cittadino è stato proprio quello di scegliere le 'teste' che avrebbero composto la nuova società, e dato l'abbrivio a un nuovo percorso dopo il fallimento. "Il mio intervento era finalizzato a questo e a nient'altro", ha precisato Coletta. "Ho voluto vederci chiaro". 

Progetto Racing e Serie D

Poi l'arrivo di Pezone che ha bloccato il progetto Latina 1932, perché in ballo c'era la prospettiva di ripartire dalla serie C grazie al trasferimento del titolo del Racing, da Fondi al capoluogo pontino. Progetto per il quale Coletta aveva chiesto delle precise garanzie a Pezone, dai colori sociali allo stemma, fino ai giorni di allenamento a Latina. Il tutto però, nel rispetto istituzionale, senza cioè arrivare a scontri e/o mancanze di rispetto nei confronti del primo cittadino di Fondi. Ma il no di Tavecchio ha scompaginato tutto. Bisognava ripartire daccapo, coinvolgere dunque le maestranze interpellate all'inizio, per riprendere il discorso relativo alla Serie D. 

"Il progetto stava per saltare"

Quattro giorni di lavoro serrato, con scadenze da rispettare e l'impossibilità di procrastinare ulteriormente. Coletta è riuscito a rimettere in piedi la cordata, ma un altro suo intervento - quello che poi ha portato in molti ad avanzare dubbi sulle sue ingerenze - si è reso necessario proprio nelle battute finali: "Ho ricevuto una telefonata, in cui mi si annunciava che erano subentrati alcuni problemi, e l'accordo tra le forze imprenditoriali stava per saltare. Il mio intervento è servito solo a ricucire lo strappo e a trovare la soluzione affinché tutto andasse per il meglio". 
"Sto con la coscienza a posto", le parole del primo cittadino, che si distacca anche dalle successive "correzioni all'assetto societario", una fisiologica conseguenza dopo che l'accordo e la costituzione della società si erano formalizzati in tutta fretta. 

Questione stadio

Coletta non avrà quindi nessun ruolo attivo, né voce in capitolo nelle questioni riguardanti il Latina 1932: "Il mio compito è finito". L'unica questione che lo riguarderà direttamente sarà la concessione dello stadio 'Francioni', di proprietà del Comune. La neonata società dovrà pagare un canone, che non è commisurato alla categoria in cui gioca la squadra di riferimento, però ci sarà la possibilità di praticare uno sconto: "Ci sono dei parametri oggettivi in tal senso. Per le società maggiormente rappresentative di una disciplina sportiva (e il Latina 1932 lo è per il calcio, ndr) si può applicare la scontistica. 

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