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Le pagelle di Latina-Modena: A.A.A. Cercasi bomber. Boakye, errore decisivo

Corvia, ancora a secco, ormai è un caso. L’ex atalantino ha l’opportunità di regalare quanto meno un punto alla sua squadra ma si fa parare il rigore. Anche Acosty non incide

Una sconfitta che fa male al morale, come ha ammesso mister Somma in sala stampa nel post partita. Perché per quanto costruito nell’arco dei novanta minuti più recupero, anche un pareggio sarebbe stato stretto ai pontini. Tante le occasioni a suggellare un dominio territoriale crescente, che ha avuto la sua acme nell’ultima mezz’ora, quando di fatto il Modena non è più uscito dalla propria metà campo. Eppure il risultato premia i gialloblu, capaci di capitalizzare l’unica opportunità generatasi peraltro sugli sviluppi di un calcio piazzato. Un gol alla prima occasione, cinismo puro, quello che è mancato ai nerazzurri, a cui neppure un rigore (il terzo fallito in questa stagione) è bastato per portare a casa almeno un punto. Non c’è troppo spazio per i rimpianti, perché martedì si torna in campo, in una sfida delicatissima contro il Perugia, reduce da tre sconfitte consecutive. Ecco perché altri regali come quelli concessi alla squadra di Crespo non ci dovranno più essere. 

Le pagelle

LATINA (3-5-2) Ujkani s.v.; Bruscagin 6 Dellafiore 6 Figliomeni 6 (1’st Boakye 5); Schiattarella 6 Mariga 5,5 Olivera 6 (43’st Campagna s.v.) Scaglia 5,5 (14’st Ammari 5,5) Calderoni 6,5; Corvia 5 Acosty 5,5. A disposizione: Di Gennaro, Brosco, Dumitru, Esposito, Mbaye, Milani, Paponi. All. Somma 5,5
MODENA (4-3-3) Manfredini 8; Aldrovandi 6 Marzorati 7 Gozzi 6,5, Popescu 6; Bentivoglio 6,5 Giorico 6 (29’pt Belingheri 6) Crecco 6 (42’st Osuji s.v.); Nardini 6 Granoche 6,5 Luppi 7,5 (30’st Camara 6). A disposizione: Provedel, Calapai, Zoboli, Besea, Marchionni, Rubin. All. Crespo 6,5

Ujkani s.v. – Cosa dire? Niente, a parte il fatto che gli tocca raccogliere subire un gol nel primo e unico tiro in porta della partita, a differenza del suo collega molto più sollecitato. 

Bruscagin 6 – Parte sul centrodestra e vive un pomeriggio di relativa tranquillità. Nella ripresa gioca da centrale nella linea a quattro, senza patemi.

Dellafiore 6 – A guida di una difesa che oggi non subisce quasi mai. Assiste inerme alla deviazione vincente di Luppi, ma la palla stava per entrare già in porta.

Figliomeni 6 – Leggermente condizionato dal giallo beccato dopo un quarto d’ora. A fine primo tempo viene sacrificato alle esigenze di squadra (1’st Boakye 5 – Si allontana dalla porta, quando invece dovrebbe far sentire maggiormente la propria presenza. L’errore dal dischetto è fatale e gli nega la possibilità di sbloccarsi dopo cinque gare).

Schiattarella 6 – Gioca una gara di grande intensità arando la corsia di destra sia quando parte da centrocampista, sia quando arretra in difesa. Sul gol c’è lui nei pressi di Bentivoglio che la spizza per Luppi.

Mariga 5,5 – Molta sostanza e un po’ meno qualità rispetto al solito. Piuttosto impreciso quando si avventura in certe aperture sulle fasce.

Olivera 6 – Quando tiene a freno il nervosismo e lascia che siano i piedi a parlare, è un piacere vederlo. Manfredini gli nega quello che sarebbe stato un grandissimo gol (43’st Campagna s.v.)

Scaglia 5,5 – Sul suo piede nel primo tempo ha una palla d’oro, ma il giro giusto non c’è e Manfredini ringrazia. Si spende tantissimo correndo a tutto campo, un po’ mezzala, un po’ esterno, un po’ trequartista. Di tutto un po’, ma non è sufficiente (14’st Ammari 5,5 – La sua esuberanza non è addomesticata bene, e nel confuso assedio dei suoi, finisce per far confusione anche lui).

Calderoni 6,5 – Motorino che non finisce mai la benzina. Se solo ci fosse una torre in grado di raccogliere decentemente le proposte che arrivano dalle fasce…

Corvia 5 – Ok le sponde, il lavoro sporco, ma non può giocare così lontano dalla porta. Deve proporsi, provare a prendersi sulle spalle il peso dell’attacco. Invece continua a essere chiuso nel limbo delle sue incertezze.

Acosty 5,5 – Anche lui vittima dello stato di grazia di Manfredini. E’ meno incisivo del solito, e molto più confuso e confusionario.

All. Somma 5,5 – La sua squadra ritrova un antico problema che almeno quest’anno sembrava essersi ridimensionato: la mancanza di concretezza. Anche quando si perdeva, almeno un gol il Latina lo segnava. Oggi non è bastato aver giocato un’intera partita nella trequarti avversaria, né aver sollecitato ripetutamente l’estremo difensore avversario. Neppure il rigore è servito a evitare una sconfitta evitabilissima. Ora bisogna rialzarsi, anche se perdere così fa male. E molto dipenderà da lui, anche perché la zona playout non è poi così lontana. 

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