Viviani, cucchiaio d’oro. Vittoria di rigore, Trapani k.o. nei minuti finali

Alla fine è probabile che Iuliano salvi soltanto il risultato, che premia oltre gli oggettivi meriti la sua squadra. Perché il Latina vistosi nell’anticipo casalingo contro il Trapani è stata la brutta copia della squadra brillante e intraprendente ammirata nelle precedenti occasioni. Merito anche della formazione di Boscaglia, capace di giocarsela nonostante la striscia negativa in atto (3 punti nelle ultime 8 gare, ndr) e un numero ingente di indisponibili. Ma tant’è. I pontini, che considerando il passato sono senz’altro in credito con la fortuna, incassano tre punti fondamentali. Alla fine, gli obiettivi, dalla salvezza alla promozione, si ottengono anche vincendo quando non lo si merita pienamente.

NOIA - I malcelati mugugni del pubblico pontino che accompagnano le squadre negli spogliatoi la dicono lunga sul primo tempo andato in scena al Francioni. Un po’ per meriti degli avversari, un po’ per demeriti propri, il Latina offre la peggiore immagine di sé, quella tante volte vista durante le precedenti gestioni. Squadra lenta, poco reattiva, e incapace di capitalizzare il maggior possesso palla costruendo delle azioni sensate. A conti fatti, l’unica vera occasione è quella capitata sui piedi di Abate al 17’, quando la punta trapanese sfrutta raccoglie palla vagante in area ma la spedisce fuori. Si potrebbe annotare il provvidenziale intervento di Alhassan, che chiude la strada a Curiale, pronto a calciare a pochi metri da Di Gennaro, per rinfoltire un taccuino piuttosto scarno.
Troppo brutto il Latina per essere quello vero. Bravo Boscaglia a disinnescare la principale fonte di gioco, con un centrocampo aggressivo, ben supportato dal lavoro sporco dei due attaccanti, e con il prezioso lavoro degli esterni alti Basso e Nadarevic, che costringono Angelo e Alhassan a sbrigare esclusivamente le mansioni difensive.

LE PAGELLE DEI NERAZZURRI 

SECONDO TEMPO – Subito Basso va alla conclusione, ma senza centrare la porta. Un lampo che dà continuità al buon primo tempo degli ospiti, che si chiudono bene e ripartono. Il Latina conferma invece le difficoltà di gioco lamentate nella prima frazione, e l’incapacità di innescare a dovere i due attaccanti. La lentezza della manovra pontina spinge Iuliano a cambiare, inserendo Bidaoui per Litteri, ovvero velocità e imprevedibilità per forza fisica. Lo stesso accade a metà ripresa, quando anche Paolucci lascerà il posto a Sowe. I due innesti cambiano qualcosina, ma il Trapani tiene bene il campo e fa paura in contropiede. Se c’è un difetto che si può imputare agli ospiti, è proprio la mancanza di freddezza negli ultimi quindi metri. Il Latina deve affidarsi a una bordata dalla distanza del solito Viviani per impensierire Gomis e mettere a referto la prima conclusione in porta del match (dopo oltre un'ora). E sarà proprio il capitano a realizzare con un beffardo cucchiaio il rigore che l’arbitro Fabbri assegna ai pontini nel recupero, per un netto fallo di Perticon su Crimi. Un gol che arriva proprio quando Boscaglia stava pregustando un prezioso pareggio che aveva provato a congelare ulteriormente con l’innesto di Feola per Abate. Vince il Latina, che allunga la striscia vincente, e tiene a debita distanza la zona calda della classifica.

Tabellino

LATINA (4-4-2) Di Gennaro; Angelo (36’st Bruscagin), Brosco, Dellafiore, Alhassan; Ristovski, Crimi, Viviani, Valiani; Litteri (8’st Bidaoui), Paolucci (23‘st Sowe). A disposizione: Farelli, Bruscagin, Bouhna, Ammari, Talamo, Bidaoui, Jaadi, Figliomeni. All. Iuliano

TRAPANI (4-4-2) Gomis; Perticone, Terlizzi, Caldara, Lo Bue; Nadarevic, Barillà, Zampa (47’st Malele), Basso (19’st Falco); Abate (43’st Feola), Curiale. A disposizione: Marcone, Daì, Pagliarulo, Martinelli, Lombardi, Ferrara. All. Boscaglia

Arbitro: Fabbri di Ravenna

Marcatori: 46’st rig. Viviani (T)

Ammoniti: Zampa (T), Ristovski (L), Crimi (L), Curiale (T), Viviani (L), Barillà (T), Lo Bue (T),