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Pisa-Latina, le pagelle: la panchina è decisiva. Mariga impresentabile

I cambi di Vivarini determinanti per la squadra: De Giorgio protagonista con l'assist per il gol di Corvia. Ancora male l'ex Inter, svogliato e fuori forma

Un punto e tanti rimpianti. Per quel che si poteva conquistare, per quel che per oltre un’ora non si è fatto. Il Latina evita la sconfitta nello scontro diretto col Pisa e avrebbe motivi per recriminare. Specie per l’ultima mezz’ora della partita, quella che a Gattuso non è piaciuta per niente, quella in cui, con un po’ più di coraggio e partenopea cazzimma i pontini avrebbero anche potuto rendere vincente. Invece si commenta il 17° pari stagionale della formazione di Vivarini, che non muove più di tanto la classifica dal quartultimo posto in su, ma la accorcia dal terzultimo in giù rimettendo in corsa il Trapani, che fino a un paio di mesi fa sembrava spacciato.

Pinsoglio 6 – L’attacco del Pisa è piuttosto innocuo, il che rende la sua giornata relativamente tranquilla. Sul gol subito deve prendersela con i compagni.

Brosco 6 – Non è la giornata adatta per le finezze, e lui si adegua. Non sfigura nei duelli molto fisici con Manaj prima e Cani poi.

Dellafiore 5,5 – Un errore ma che pesa. Non è posizionato alla perfezione sul traversone vincente di Longhi, e Manaj può segnare.

Coppolaro 6 – Vivarini lo sistema prima sul centrosinistra, poi sulla destra quando decide di passare al 4-2-3-1. Tiene la posizione e non va oltre le mansioni scolastiche.

Rolando 5 – Vivarini lo ripropone come esterno nel 3-4-3. Non incide, anche se potrebbe visto che in quella zona il Pisa sembra mostrare maggiori fragilità. Si concede giusto uno spunto in un tempo di estrema timidezza (1’st Corvia 7 – Vivarini gli concede un po’ di riposo dopo le ultime gare terminate col fiatone. E a conti fatti è una scelta che paga. Alla prima vera occasione buca l’ex compagno Ujkani e salva la sua squadra)

Rocca 5,5 – Mezzala ed esterno sinistro, questo mutar continuamente posizione non gli fa bene. Perché fatica a orientarsi e a mettere in moto le proprie qualità.

Mariga 4 – Appesantito, svogliato. Che non sia sul pezzo è denotato dallo sguardo di simil indifferenza quando Vivarini lo richiama in panchina. Pallidissima copia del mastino che nel girone di andata con Bandinelli aveva retto il centrocampo (18’st De Giorgio 7 – Anche lui non è in grandi condizioni, e infatti Vivarini non gli concede mai più di mezz’ora. Ma a differenza di Mariga lui ci mette l’impegno. E la qualità. Da trequartista non dà punti di riferimento e regala sempre cose interessanti. E poi c’è l’assist per Corvia, delizioso, tanto quanto quello che manda Buonaiuto a un passo dal 2-1).

De Vitis 6,5 – Con un partner che fa solo la presenza deve lavorare per due. Quando Vivarini cambia modulo, bada a proteggere il reparto avanzato. Ammirevole per corsa e garra messa in campo.

Bruscagin 6 – Sul gol di Manaj forse potrebbe fare qualcosa di più, ma le sue colpe sono marginali rispetto a quelle dei compagni.

Insigne 5 – Le migliori cose le fa quando De Giorgio si sistema tra le linee e lo cerca con costanza. Ma la luce si accende di rado, e i tentativi di tiro finiscono sistematicamente addosso a un avversario.

Buonaiuto 6 – Nove molto falso. Lui che è un esterno ‘invertito’ soffre nella posizione di attaccante isolato. Ha anche l’opportunità di segnare il gol vittoria, non a caso quando torna ad agire da esterno, Ujkani è fondamentale (40’st Jordan s.v.).

All. Vivarini 6 – La rinuncia a Corvia era forse necessaria, ma la sua squadra non è nelle condizioni di giocare senza un riferimento avanzato. E il coraggio della seconda parte di ripresa avrebbe dovuto tirarlo fuori un po’ prima. Bravo comunque a correggere la squadra in corsa. Da riprovare il 4-2-3-1 con De Giorgio tra le linee.

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