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“Progetto 22”, il campione paralimpico Andrea Devicenzi incontra gli studenti del Mattei

Partita da Milano, l’iniziativa fa tappa anche a Latina. Attraverso la sua testimonianza, sono 22 i valori che il campione paraolimpico si impegnerà a raccontare e far vivere ai ragazzi

Fa tappa anche a Latina il quinto giro formativo “Progetto 22” del campione paralimpico Andrea Devicenzi, l’atleta nazionale amputato di gamba a causa di un incidente motociclistico che oggi ha raggiunto brillanti risultati nello sport e nella vita.

Martedì 30 gennaio Andrea Devincenzi incontrerà gli studenti dell’istituto professionale Enrico Mattei. Due gli incontri previsti nell’ambito del progetto che nasce dalla collaborazione fra Laura Barbieri Global Family Banker di Banca Mediolanum e il professore Carlo Sbandi docente del  Mattei.

L’importanza dei valori che il campione paraolimpico cremonese potrà trasferire ai giovani studenti è il punto di partenza del progetto, supportato da OSO – Ogni Sport Oltre di Fondazione Vodafone, BMW e Parmovo, che partito da Milano il 28 settembre scorso arriva ora anche a Latina.

“Svegliarsi a 17 anni dopo l’incidente in quel letto d’ospedale con una gamba in meno è stato molto difficile, all’inizio apparentemente impossibile. Ho scelto di reagire: se ne era andata una gamba, ma non la voglia di raggiungere quegli obiettivi e quei sogni che avevo nella testa. Uno su tutti: riacquistare nel più breve tempo possibile la mia esistenza di ragazzo, di persona”.

Nel suo giro formativo Andrea Devicenzi incontrerà circa 50.000 ragazzi toccando tutte e 20 le regioni del Paese. Attraverso la sua testimonianza, fatta di parole, video ed immagini, condividerà la propria esperienza per incentivare giovani e adulti a scoprire e sviluppare tutte le potenzialità inespresse per permettere loro di trasformarle nel loro personale talento.

Il nome “Progetto 22” non è un caso: sono 22 i valori che Andrea si impegnerà a raccontare e far vivere ai ragazzi. “Incontrando i ragazzi, desidero aiutarli ad interpretare gli eventi della loro vita in modo positivo, ascoltando se stessi, credendo nei propri mezzi ed accrescendo l’autostima. Non voglio che i ragazzi divengano schiavi di quelli che sono i modelli di oggi: ognuno di noi è un essere unico ed irripetibile, con i propri pregi e risorse straordinarie, troppe volte date per scontate.

Progetto 22 è una delle sfide più grandi che abbia mai affrontato nella mia vita: incontrare ogni mattina centinaia di ragazzi mi riempie di vita. Questi incontri mi aiutano ogni giorno a diventare sempre più consapevole di quanto ognuno di noi sia ricco di intelligenza, capacità e talenti che non aspettano altro di essere coltivati. E’ davvero possibile rendere grande la propria vita.”

Ecco, la vita. E’ in assoluto il dono più grande che ci sia stato donato dall’Universo. “La nostra vita va vissuta al massimo perché fuori dalle nostre quattro mura c’è un mondo meraviglioso che ci aspetta”.

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