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Pinsoglio errore decisivo. Di Matteo c’è, l’attacco no. Le pagelle di Frosinone-Latina

Pessimo pomeriggio per l’estremo difensore nerazzurro che regala a Dionisi il primo gol con un intervento difettoso. Male anche la difesa e il reparto offensivo. Ottimo impatto per il terzino ex Palermo

Tre derby persi su tre. In serie B il derby parla ciociaro, e anche nella gara del ‘Matusa’ di ieri pomeriggio il Latina è dovuto soccombere di fronte a una squadra più forte, meglio organizzata, e capace di colpire al momento opportuno. Troppo leggera la formazione di Vivarini, a cui non è bastato il gol di Acosty nei minuti finali. Servirà ancora tanto lavoro, e forse qualche cambio negli uomini e nello schieramento. Così, con la lentezza del fraseggio, l’inconsistenza della fase offensiva, fare punti sarà un’impresa, non solo contro squadre tecnicamente più forti come il Frosinone.

Le pagelle

LATINA (3-5-2) Pinsoglio 5; Brosco 5 Dellafiore 5,5 Garcia Tena 6 (36’st Di Matteo 6,5); Gilberto 5,5 D’Urso 6  De Vitis 5 (36’st Amadio s.v.) Mariga 5 (13’st Boakye 5) Scaglia 6; Paponi 5 Acosty 6. A disposizione: Tonti, Bruscagin, Corvia, Coppolaro, Di Matteo, Moretti, Rocca, Amadio. All. Vivarini 6

Pinsoglio 5 – L’errore che regala il gol a Dionisi e spiana la strada al Frosinone pesa sul bilancio di un pomeriggio comunque caratterizzato da altre incertezze.

Brosco 5 – Il fischio dell’arbitro gli strozza in gola l’urlo per quello che sarebbe stato il gol del vantaggio. Difficile capire se il fallo ci fosse. Unico lampo di un pomeriggio piuttosto opaco.

Dellafiore 5,5 – Prova ad arrangiarsi con il mestiere e l’eleganza, che stavolta non riescono a camuffare le difficoltà.

Garcia Tena 6 – Con Paganini il duello non lo vede soccombere, anzi. Lascia il campo per esigenze tattiche (36’st Di Matteo 6,5 – Rientra dall’infortunio e subito sale in cattedra con un paio di discese interessanti, una delle quali manda in porta Acosty).

Gilberto 5,5 – La corsa c’è, le intenzioni pure, le idee un po’ meno. Risultato: tanta confusione.

D’Urso 6 – Molto bene per un tempo, quando spicca per la qualità delle giocate e una personalità notevole per un ’97. Cala alla distanza.

De Vitis 5,5 – Resta un mistero il perché con due registi, forse tre (se pensiamo ad Amadio) Vivarini insista nell’impiegarlo da regista. Più che la buona volontà e una certa diligenza in fase di interdizione non può offrire. È una mezzala e lì deve essere impiegato (36’st Amadio s.v.).

Mariga 5 – È l’uomo che dovrebbe dare qualità, fisicità e soprattutto personalità in una squadra infarcita di ragazzi. Invece è quello che va in bambola prima degli altri (13’st Boakye 5 – Gettato nella mischia quando Vivarini passa al 3-4-3. Non si vede, né si sente. Ma ormai è una triste consuetudine).

Scaglia 6 – Nel primo tempo è tra i più propositivi, mettendo anche in mezzo dei bei cross che l’inesistente attacco nerazzurro non capitalizza. Nella ripresa gioca a tutto campo, ed è apprezzabile la sua indisponibilità ad alzare bandiera bianca.

Acosty 6 – Il gol – il primo in stagione – riaccende le speranze di una clamorosa rimonta. E addolcisce una prova piuttosto incolore. Il feeling con Paponi tarda a sbocciare. Alla lunga, uno dei due rischia di restare fuori.

Paponi 5 – Stesso copione delle prime due gare. Tanto impegno, buoni movimenti ma totale inconsistenza in area di rigore. E chi li fa i gol?

Vivarini 5 – Tante le incognite palesate dalla sua squadra: dal centrocampo che fa solo filtro e non innesca le fasce né gli inserimenti delle mezzali, alla sterilità del reparto avanzato. Il 3-5-2 di fatto garantisce solo tanta densità, ma ben poca qualità. Sarebbe forse il caso di pensare a un cambio di modulo, o quanto meno di uomini. Le alternative non mancano. Intanto incassa la seconda sconfitta in tre gare.

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