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Coronavirus Formia, messa di Pasqua e comunione violando i divieti: arriva "Striscia la Notizia"

In onda il servizio di Jimmy Ghione. L’intervento del primo cittadino Villa: “Prenderemo provvedimenti. Ma perché quel video non è stato inviato direttamente al sindaco o alle Autorità competenti?”

Sono arrivate le telecamere di “Striscia la Notizia” ieri a Formia. Il motivo? La messa celebrata la domenica di Pasqua nella Chiesa del Buon Pastore a Penitro, alla presenza di alcuni fedeli. Nel corso del servizio di Jimmy Ghione viene mostrato un video della celebrazione della messa ed in particolare il momento in cui il sacerdote ha distribuito le ostie ai fedeli senza alcun mezzo di protezione individuale. Una violazione delle disposizioni contenute nei decreti ministeriali per il contenimento e la gestione della diffusione del coronavirus

Durante il servizio, andato in onda ieri sera, Jimmy Ghione ha prima chiesto spiegazione di quanto accaduto al sacerdote - che compreso l'errore si è autodenunciato - e poi si è recato anche in Comune dal sindaco Paola Villa. “Le immagini sono eloquenti. Le celebrazioni religiose devono essere fatte a porte chiuse e senza fedeli. Quindi prenderemo dei provvedimenti” ha detto il primo cittadino che poi nella serata di ieri, prima della messa in onda del servizio, è intervenuta sul caso anche con un post su Facebook. 

“Questa mattina alle ore 11:30 Jimmy Ghione si è presentato in Comune per rivolgermi alcune domande in qualità di Sindaco. Qualcuno, infatti, ha inviato un video alla redazione di Striscia, in cui veniva ripresa una messa celebrata a Penitro nella Chiesa del Buon Pastore durante la scorsa domenica di Pasqua. Nel video si contano una decina di fedeli e, come avviene durante ogni messa, anche in questa occasione è stata celebrata la funzione eucaristica. A margine dell’intervista - spiega il sindaco Paola Villa - Ghione mi ha chiesto quali sarebbero stati i miei prossimi atti in merito. La mia risposta è stata piuttosto semplice, e cioè avvisare Prefettura e Questura, non prima di aver chiamato doverosamente l’Arcivescovo per informarlo dell’accaduto, questo è quanto deve fare un Sindaco”. 

“Poi, però, mi sono lasciata andare ad alcune riflessioni, riflessioni che riporto anche a voi. Mi sono chiesta se non fosse stato più giusto e, forse anche più normale, che quel video fosse stato inviato direttamente al sindaco o alle Autorità competenti, invece di esporre al pubblico ludibrio un parroco e la sua Comunità. Ciò non avrebbe garantito affatto l’impunità ai responsabili, ma avrebbe garantito un trattamento, consentitemelo, di reale umanità. Il parroco ha sbagliato, la tutela della salute pubblica ha la priorità. In qualità di sindaco avrei potuto sentire il parroco, fargli capire perché quell’atto non andava compiuto, avrei potuto ascoltare le sue motivazioni, come è avvenuto in altre situazioni simili, coadiuvata anche dal vice questore, situazioni dove nessuno è rimasto impunito ma nessuno è stato messo pubblicamente alla berlina. Invece no. Invece l’autore del video ha deciso che la Comunità di Penitro ed il suo Parroco subissero un processo mediatico. La mia domanda è semplice: Perché?” conclude il primo cittadino Villa.

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