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Il dibattito

Figli di coppie omogenitoriali: “La sindaca abbia coraggio, bisogna battersi per cambiare le leggi ingiuste”

Il riferimento è a un passaggio della lettera della prima cittadina Celentano a Tiziano Ferro. La domanda della segretaria del Lazio Pride Petrillo: “Lei sarebbe disposta a registrare figli con due mamme e due papà?”

E’ ancora aperto il dibattito a Latina sui diritti civili. Il tema caldo, sarebbe meglio dire scottante, in queste ore è quello dei figli delle coppie omogenitoriali, su cui è intervenuta Anna Claudia Petrillo, segretaria del Lazio Pride, dopo lo scambio di lettere tra Tiziano Ferro e la sindaca di Latina, che proprio nella giornata di ieri attraverso una missiva al cantante ha annunciato che il Comune concederà il patrocino alla manifestazione in programma per sabato 8 luglio nel capoluogo pontino. 

In un passaggio della sua lettera inviata alla prima cittadina, infatti, Tiziano Ferro si è soffermato proprio sul delicato tema dei figli delle coppie omogenitoriali, rivolgendo un appello alla sindaca Celentano. “Le chiedo di accogliere la richiesta delle coppie omogenitoriali e di registrare i loro bambini, per concedere loro il presidio e la tutela che meritano” ha scritto l’artista di Latina nella suo messaggio rivolto alla prima cittadina che sulla questione ha risposto: “Sono pronta a fare in questo senso tutto quello che la legge mi consentirà di fare, senza pregiudizi né riserve da parte mia”. 

La sindaca Celentano scrive a Tiziano Ferro: sui social si riaccende il dibattito sui diritti civili

Una risposta che per Petrillo non basta. Non è sufficiente. “È chiaro che una sindaca deve seguire le leggi dello Stato. Ma, tra i motivi per cui scenderemo in piazza sabato 8 luglio, al Pride a cui lei dichiara di voler concedere il patrocinio del Comune di Latina - dice rivolgendosi alla prima cittadina -, c’è il fatto che la legge non consente di registrare i bambini e le bambine delle famiglie omogenitoriali e occorre quindi battersi per cambiarla - precisa ancora -. Chiediamo il riconoscimento delle bambine e dei bambini con due mamme e due papà per garantire loro tutele e servizi di cittadinanza oltre che uguaglianza di diritti per entrambi i genitori. Alcuni sindaci già lo stanno facendo, al di là della propria appartenenza politica, si stanno attivando per registrare nonostante tutto, risolvere il problema e cambiare la legge”.

Poi la chiosa finale: “Lei sarebbe quindi disposta a farlo?”. La palla adesso ripassa in mano alla prima cittadina di Latina. 

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