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Scuole, gli studenti del Lazio preferiscono lo scientifico. Flop anche in provincia per il liceo Made in Italy

L’analisi dei dati sulle iscrizioni resi noti dal Ministero dell’Istruzione. In due istituti della provincia attivato il nuovo indirizzo voluto dal Governo che non ha attirato gli studenti

Gli studenti del Lazio scelgono il liceo, e il più richiesto in vista del prossimo anno è lo scientifico, minori le preferenze per il classico mentre fa registrare un flop il liceo Made in Italy. Questo in estrema sintesi il quadro che emerge dai primi dati relativi alle iscrizioni per l’anno 2024/2025 che sono stati forniti dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, dopo la scadenza del termine per le domande di iscrizioni, lo scorso 10 febbraio. 

Le iscrizioni nel Lazio 

“Il quadro generale nel Lazio, è in linea con quello dell’anno scorso”, spiega Cristina Costarelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp) del Lazio. Entrando più nel dettaglio, più di due studenti su tre del Lazio (il 69,27%) hanno scelto per il prossimo anno di frequentare un liceo (in leggero calo, come riporta RomaToday, rispetto al 69.7% del 202): il più richiesto come detto è lo scientifico con il 21,9%, e anche in questo caso la differenza con l’anno scorso è minima (la percentuale era del 22% delle preferenze). Si conferma il trend in calo dei licei classici: quest’anno l’8.66% delle richieste (l’anno scorso il dato era del 9.2%). E’ andata meglio per i licei linguistici scelti dal 10,71% degli studenti laziali, mentre il 5,2% preferisce l’artistico (in ripresa rispetto al 4,8%) dello scorso anno; poco più del 2% dei ragazzi si è iscritto poi al liceo a indirizzo musicale. Ha preferito gli istituti tecnici infine il 23,46% degli studenti (in leggero aumento rispetto al 23% 2023), mentre il 7,28% si è iscritto agli istituti professionali. 

Flop del liceo Made in Italy 

Anche nel Lazio, come un po' in tutta Italia, ha fatto restare un flop il liceo a indirizzo Made in Italy, la novità di quest’anno voluta dal Governo. Facendo parare i numeri, nel Lazio ha raccolto solo lo 0,06% delle preferenze, e sono state 375 le iscrizioni invece in tutto il Paese. Le iscrizioni al nuovo indirizzo aperte lo scorso 23 gennaio sono state chiuse il 10 febbraio scorso e hanno raccolto una esigua percentuale dei ragazzi in tutta la regione che, insieme alla Lombardia, invece era quella che aveva visto attivare più licei a indirizzo Made in Italy, ben 12. Di questi due sono nella provincia di Latina che hanno deciso di abbracciare la novità già in vista del prossimo anno, vale a dire l’istituto superiore statale “Cicerone-Pollione" di Formia e dell’istituto paritario "Steve Jobs” a Latina.

Non è comunque di questo avviso il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso che ha parlato di "un buon inizio per il liceo che potrà ulteriormente migliorare in questo 'anno pilota'". "Si tratta - ha aggiunto il ministro - di un percorso scolastico innovativo e strettamente orientato al mondo produttivo, istituito con il ddl Made in Italy approvato dal Parlamento a fine dicembre. Questo nuovo approccio, che integra discipline umanistiche e materie Stem, si propone di valorizzare le eccellenze italiane, promuovendo la crescita sostenibile e il talento italiano, oltre a facilitare l'inserimento degli studenti nel mondo del lavoro creando un ponte tra istruzione e imprese”. 

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