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Cronaca Terracina

Maxi sequestro di armi a Terracina, Ugo Pioli resta in carcere

Il 60enne, insospettabile, è stato interrogato questa mattina e ha respinto ogni accusa. Il giudice ha convalidato l'arresto

Interrogatorio in carcere questa mattina per Ugo Pioli, il 60enne arrestato dai carabinieri il 9 gennaio scorso nell'ambito dell’indagine su un maxi sequestro di armi effettuato a dicembre scorso a Terracina.

L’uomo è stato ascoltato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Pierpaolo Bortone ed ha risposto alle domande del magistrato negando qualsiasi coinvolgimento.

L’insospettabile secondo gli investigatori sarebbe coinvolto con un gruppo criminale operante sul territorio pontino “che, forte del potere intimidatorio derivante dalla notevole disponibilità di armi, munizioni ed esplosivi, mirava a mantenere in esercizio varie attività delittuose ed un ruolo egemone nella geografia criminale provinciale”. L’inchiesta aveva preso il via in seguito al ritrovamento di un vero e proprio arsenale in un terreno nei pressi dell’ospedale Fiorini di Terracina: all’interno di tre borsoni c’erano tre pistole semiautomatiche, due fucili semiautomatici, un fucile a pompa, una pistola mitragliatrice della seconda guerra mondiale, un revoler, una bomba artigianale con polvere nera e bulloni metallici e poi un chilo di polvere esplosiva, un lampeggiante e una paletta in suo alle forze dell'ordine e tre passamontagna. Pioli ha respinto ogni accusa ma il gip, a conclusione dell’interrogatorio, ha convalidato il fermo e confermato la custodia cautelare in carcere.



 

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