rotate-mobile
Cronaca Formia

"Giuseppe trattato da invisibile mentre era affidato al Comune di Formia"

Parla l'avvocato che seguiva il 16enne morto nello scontro con un autocarro. Il legale: "Non doveva essere in motorino ma a scuola. Man non lo hanno neppure iscritto"

"Giuseppe non doveva stare su quel maledetto incrocio mercoledì mattina ma a scuola, dove però non è stato iscritto dal Comune di Formia cui era stato temporaneamente affidato dal Tribunale dei Minori che un anno fa aveva sospeso la potestà genitoriale alla mamma e al papà". Sono pesanti come pietre le parole dell'avvocato Luca Cupolino, legale della madre di Giuseppe Maiolo, il 16enne deceduto mercoledì mattina a Formia dopo essersi scontrato con un autocarro mentre era in sella al suo scooter.

"Io voglio parlarvi di Giuseppe, un ragazzo dotato, brillante, il cui percorso di vita è stato sicuramente meno facile di quello di gran parte di noi, ma sempre affrontato con fierezza e coraggio. A prescindere dalle speculazioni comparse online - sottolinea l'avvocato - lui meritava unicamente di essere aiutato ad affrontare i propri demoni, comuni alla sua generazione, non di essere isolato, ignorato e bollato. Giuseppe, documenti alla mano, era sotto la tutela e l’egida di numerose istituzioni pubbliche, locali e non, nessuna delle quali – per quasi un anno – si è mai realmente curata delle necessità di vita di Giuseppe; non è stato iscritto a scuola, non ha goduto di alcuna assistenza pubblica, neanche in occasione di altre circostanze in cui, a parte la madre, nessuno ha voluto adempiere ai propri doveri". Il riferimento è alla decisione con la quale il Tribunale dei minori a novembre scorso sospese temporaneamente la potestà genitoriale alla madre, con la quale comunque il ragazzo viveva, per affidarlo temporaneamente al Comune e al sindaco di Formia facente funzioni.

"Giuseppe è stato trattato da invisibile, dalle stesse istituzioni a cui era stato formalmente demandato il compito di tutelarlo, in spregio di qualsiasi principio morale e, soprattutto, in spregio al motivo della stessa esistenza di determinati enti. Non si può non sottolineare l’inadempienza dei servizi sociali - dice l’avvocato - che la madre ha più volte sollecitato senza che questi si attivassero millantando ogni volta problemi di natura amministrativa. Il sindaco aveva la tutela temporanea di Giuseppe Maiolo ed essa comporta obblighi che non possono essere delegati. Mai avremmo voluto evidenziare tali mancanze in una circostanza come questa ma la memoria di Giuseppe esige chiarezza, anche per evitare che ci siano altri Giuseppe dimenticati dalla rete dell’assistenza sociale che deve intervenire quando un minore ha problemi e ancora tutte le possibilità per riprendersi. Anche in queste ore  - conclude l'avvocato Cupolino - stiamo chiedendo al Tribunale dei Minori di Roma e al Comune che ci siano notificati gli atti relativi alla morte e all’autopsia per poter rappresentare Giuseppe adesso visto che è ancora affidato al Comune".

.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Giuseppe trattato da invisibile mentre era affidato al Comune di Formia"

LatinaToday è in caricamento