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Cronaca Sperlonga

Hotel "Grotta di Tiberio", l'ex presidente Cusani condannato anche in appello

Ridotta la pena per l'ex presidente della Provincia e il suocero Erasmo Chinappi per la vicenda relativa all'ampliamento del noto hotel di Sperlonga

I giudici della Corte D'Appello di Roma hanno condannato l'ex presidente della Provincia Armando Cusani e il suocero Erasmo Chinappi indagati nell'ambito di un'inchiesta sull'ampliamento dell'hotel “Grotta di Tiberio” di Sperlonga, stabilendo una pena di un anno e tre mesi.

Il tribunale capitolino ha leggermente ridotto la pena di primo grado, stabilita dai giudici del collegio penale del tribunale di Latina, presieduto da Lucia Aielliche avevano condannato entrambi a due anni. 

Cusani, all'epoca sindaco di Sperlonga, e il suocero erano sotto accusa per alcuni lavori effettuati all’interno dell’hotel, per un ampliamento per vani tecnici, in particolare un locale caldaia. 

Nello stesso procedimento, era stato condannato dal tribunale di Latina anche il tecnico comunale Antonio Faiola, per il quale il tribunale pontino aveva stabilito una pena a un anno. Per lui, invece, con l'appello, è sopraggiunta la prescrizione. 

A giugno di quest'anno, i forestali del Nipaf, con un provvedimento, disposto dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano e firmato dal gip Matilde Campoli, avevano posto sotto sequestro l'hotel di proprietà di Cusani e Chinappi nell'ambito di una seconda inchiesta che riguarda invece l’intera struttura, l’ipotesi di reato è quella di lottizzazione abusiva.

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