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Domenica, 28 Aprile 2024
I dettagli delle indagini

Violenza sessuale e rapine, il gip: "Dall'indagato condotta allarmante con modalità seriali"

Due gli episodi contestati nell'ordinanza che ha portato all'arresto di giovedì scorso. Ma il 22enne gambiano era già stato arrestato anche dalla polizia per furto e per una rapina analoga

Sarà interrogato domani, lunedì 18 settembre, Badio Elhadji, il cittadino del Gambia di 22 anni arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri per due rapine e una violenza sessuale ai danni di due donne, avvenute il 14 agosto e il 4 settembre scorso nel capoluogo. L'uomo si trova ora in carcere e, assistito dall'avvocato Marcello Montalto, comprarirà davanti al giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario per l'interrogatorio di garanzia.

Nelle pagine dell'ordinanza il gip ripercorre i due drammatici episodi. Intorno alle 20 del 14 agosto il 22enne ha avvicinato una donna che stava in quel momento attraversando il ponte di legno di via dell'Orsa Minore, in direzione delle case popolari. L'ha aggredita di spalle, le ha messo le messo le mani sulla bocca e sul naso, l'ha scaraventata e terra e immobilizzata strappandole la biancheria intima e costringendola poi a subire un atto sessuale. Prima di scappare facendo perdere le proprie tracce le ha portato via il marsupio, che conteneva circa 30 euro, marsupio che i carabinieri hanno poi ritrovato vuoto a poca distanza dall'accaduto. La vittima è arrivata in pronto soccorso sconvolta per l'accaduto e con diverse escoriazioni sul corpo giudicate guaribili in 10 giorni.

Solo poche settimane più tardi il giovane straniero si è reso responsabile, secondo le indagini dei militari, di un altro episodio simile, questa volta nella zona di via Pisacane, in pieno centro cittadino. Ha preso di mira un'anziana che stava rincasando ed era già rientrata nel suo palazzo. Anche lei è stata gettata a terra, immobilizzata e rapinata. E prima di fuggire, indispettito per aver trovato nel portafogli solo 15 euro, l'aggressore si è abbassato i pantaloni per mostrare i genitali alla vittima. A riconoscere il 22enne in sede di individuazione fotografica, in questo caso è stato un vicino di casa, che lo ha visto scappare tenendosi i pantaloni con una mano, mentre l'anziana è stata medicata al pronto soccorso per escoriazioni sul volto. 

Per il giudice sussistono le esigenze cautelari dovute al "concreto pericolo che l'indagato, se non sottoposto a misura cautelare, possa commettere ulteriori reati della stessa specie di quelli per cui si procede, avuto riguardo alle modalità e circostanze del fatto contestato". "Particolarmente allarmante - sottolinea il gip - la condotta posta in essere con modalità seriali, significativa di particolare aggressività avendo l'indagato proseguito la sua condotta illecita nonostante le urla delle vittime e non risultante avere attività lavorativa, che dunque fonda il pericolo di ripetizione per il procacciamento dei mezzi di sussistenza". Il 22enne si trovava del resto già ai domiciliari quando, giovedì scorso, è stato prelevato dai carabinieri da un appartamento del grattacielo Pennacchi per essere portato in carcere in esecuzione della nuova ordinanza. La polizia lo aveva infatti fermato il 5 settembre per resistenza a pubblico ufficiale e qualche giorno più tardi era arrivato un arresto anche per un'aggressione analoga, risalente sempre al 4 settembre, nell'androne del Palazzo Pegasol e per un furto consumato all'interno di un supermecato di Latina. Ma c'è anche un altro inquietante episodio avvenuto invece alla fine di agosto, una quarta aggressione a una donna in un palazzo in centro, nei pressi di via don Morosini, un fatto per il quale le indagini sono ancora in corso.

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