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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Fallimento dei cantieri Italcraft, procedimento chiuso con sei assoluzioni

Undici anni dopo in udienza preliminare il giudice dichiara il non luogo a procedere per gli imputati perchè il fatto non costituisce reato

Si è chiusa con sei assoluzioni la tormentata vicenda del fallimento dei cantieri navali Italcraft di Gaeta. Oggi, martedì 26 marzo, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese ha assolto Gianfranco Rizzardi, Milva Iundusi, Sergio Gasbarra, Renzo Vecchi e Alberto Palliccia perché il fatto non costituisce reato. Analoga sentenza per Vincenzo Loreti, difeso dall’avvocato Luca Giudetti, che aveva scelto invece il rito abbreviato.

La decisione è arrivata a conclusione della camera di consiglio dopo che il pubblico ministero Giorgia Orlando aveva chiesto il rinvio a giudizio dei primi cinque imputati, assistiti dagli avvocati Renato Archidiacono e Angelo Fiore e, in udienza separata, una condanna a un anno e quattro mesi per Loreti.

Secondo l’accusa e il pm Marco Gianstifaro tit0olare del fascicolo, gli indagati avrebbero cagionato il dissesto società leader nella realizzazione di imbarcazioni di lusso nelle rispettive cariche di amministratori della srl e componenti del collegio sindacale omettendo controlli di legalità e contabili e non rilevando le circostanze ostative all’approvazione dei bilanci. La Italcraft era stata dichiarata fallita il 26 giugno 2013 dal giudice del Tribunale di Latina Roberto Amatore e l’amministratore giudiziario in carica era stato sostituito da un curatore fallimentare. Figura che si è occupata di mettere in liquidazione tutti beni dell’azienda cantieristica che presentava milioni di euro di debiti che hanno portato al fallimento dello storico polo industriale per la costruzione di imbarcazioni nel golfo di Gaeta.

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