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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Gambizzazione e spaccio di droga, i Travali scelgono il rito abbreviato

Il processo per le sette persone coinvolte nell'operazione 'Status quo' che gestiva il traffico di stupefacenti con base ai palazzoni del Q4

Hanno scelto il rito abbreviato in sede di udienza preliminare sei delle sette persone coinvolte nell’inchiesta ‘Status quo’ e colpite da ordinanza di custodia cautelare in carcere il 20 aprile scorso. Si tratta di Angelo Travali, della sorella Valentina, della made Maria Grazia Di Silvio e ancora di Guerrino Di Silvio, Gianluca Campoli e Mohamed Jandoubi.  L’inchiesta, coordinata dalla Dda di Roma e condotta dai carabinieri, aveva ricostruito una serie di eventi a partire dalla gambizzazione di Marco Urbani avvenuta nell’agosto 2014 davanti alla sua tabaccheria all'angolo tra via dei Mille e viale Vittorio Veneto, fatto del quale sono chiamati a rispondere Angelo Travali quale mandante e Mohamed Jandoubi quale esecutore materiale. Entrambi sono accusati di lesioni aggravate dalla premeditazione e da modalità mafiose, mentre a Mohamed Jandoubi, allora compagno di Valentina Travali, viene contestato anche lo spaccio di stupefacenti.

L’altro filone dell’inchiesta riguarda invece l’esistenza di un’organizzazione dedita allo spaccio di stupefacenti impostasi con forza a Latina dopo l’arresto degli esponenti del clan Di Silvio. A capo del gruppo c’era Giuseppe Travali ma dopo la sua morte la guida l’aveva assunta la figlia Valentina che si occupava dell'acquisto della droga, in particolare cocaina, riscuoteva dai pusher i proventi dello spaccio e li reinvestiva in parte per l'acquisto di altre forniture. Poi gestiva di fatto la piazza dei palazzoni nel quartiere Q4 affidando compiti e ruoli, predisponendo i trasporti della droga.

La difesa dei sei imputati, rappresentata dagli avvocati Alessia Vita, Giancarlo Vitelli, Gaetano Marino, Marco Nardecchia ha chiesto il rito abbreviato: il processo si terrà davanti al gup del Tribunale di Roma il 18 novembre prossimo.

L’unico ad avere optato per il rito ordinario è Maurizio De Bellis che risponde soltanto di spaccio di stupefacenti. Questa mattina la difesa ha evidenziato al Tribunale che si tratta di un reato di competenza del giudice monocratici e l’imputato dovrà comparire davanti al giudice Sergio il 27 ottobre prossimo.  

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