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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Ucciso a bastonate, chiesti 191 anni di carcere. L'accusa: "Una violenza inaudita che non merita attenuanti"

Il processo ai sette indiani accusati dell'omicidio di un loro connazionale a Borgo Montello durante una vera e propria spedizione punitiva. La vittima festeggiava la nascita del figlio

Sette condanne e senza concessione delle attenuanti. E’ quanto ha chiesto al termine di una lunga requisitoria durata quasi tre ore il pubblico ministero Marco Giancristofaro per i sette cittadini di nazionalità indiana accusati di avere ucciso il loro connazionale Sumal Jagsheer nel corso di una spedizione punitiva in un’abitazione di Borgo Montello.

Sul banco degli imputati ci sono Jiwan Singh, considerato il mandante, Harider Singh, Harmandeep Singh, Devender Singh, Ranijt Singh, Sohal Gurvinder Singh e Surjit Singh, accusati a vario titolo di omicidio volontario, porto illegale di pistola, lesioni personali aggravate e rapina aggravata. 

Davanti alla Corte di assise di Latina presieduta da Gian Luca Soana il rappresentante dell’accusa ha ricostruito i fatti di quel 30 ottobre 2021 quando il gruppo del quale facevano parte gli imputati è arrivato nell’edificio di via Monfalcone dove la vittima stava festeggiando la nascita del figlio armati di spranghe con le quali avevano colpito molti dei presenti. Il bilancio del pestaggio era stato di un morto e dieci feriti.  Secondo le indagini della Squadra mobile il blitz sarebbe stato una ritorsione nei confronti del gruppo e una dimostrazione di forza per incutere timore ad alcuni commercianti appartenenti alla comunità indiana della zona. Oggi, martedì 20 giugno, le richieste di condanna per 191 anni complessivi di carcere.

“Sono arrivati armati e volevano fare male – ha sottolineato Giancristofaro – e hanno tutti reso false dichiarazioni non aiutando le indagini. E’ stata una spedizione punitiva di inaudita violenza e non meritano le attenuanti anche in virtù di alcuni precedenti per aggressioni simili”. Poi le richieste: 30 anni per Singh Jiwan, 29 anni per Singh Devender, 28 anni per Singh Ranjit, 27 anni per Sohal Gurvinder Singh detto Harry, 24 anni per Singh Harmandeep, 27 anni per Singh Surjit  e 26 anni per Singh Harinder.

La parola è poi passata all’avvocato Simone Rinaldi che rappresenta i familiari della vittima che si sono costituiti parte civile. Poi sono iniziate le arringhe del collegio difensivo composto dagli avvocati Amleto Coronella, Angelo Palmieri, Alessandro Farau, Gaetano Marino e Massimo Frisetti. La prossima udienza è fissata per l’11 luglio per la sentenza.

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