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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Processo 'Olimpia', in attesa delle date certe per dichiarare la prescrizione

Nuova udienza del processo a carico di amministratori, funzionari, imprenditori e dirigenti comunali per i favori al Latina calcio, l'urbanistica e gli affidamenti senza gare

Sarà il pubblico ministero Giuseppe Miliano a dover indicare  le date della realizzazione delle condotte sui reati associativi contestati ai 29 imputati del processo 'Olimpia'  affinchè il Tribunale possa sciogliere la riserva sulla prescrizione dei reati. Lo ha stabilito lo stesso Tribunale - presidente Coculo, a latere Trapuzzano e Molinari – alla luce del fatto che tali date non sono espresamente indicate. Così si è reso necessario un ulteriore rinvio al 4 giugno del processo a carico dell'ex parlamentare Pasquale Maietta, dell’ex presidente del Latina Calcio Paola Cavicchi, dell’ex sindaco Giovanni Di Giorgi, del dirigente al Comune di Latina Ventura Monti e ancora di Nicola Deodato, Fabio Montico, l’ex assessore all’Urbanistica Giuseppe Di Rubbo, l’architetto Luca Baldini, l’ingegnere Luigi Paolelli, il costruttore Massimo Riccardo, il notaio Giuseppe Celeste, Roberto Pellegrini, Silvano Spagnoli oltre ad altri funzionari comunali e imprenditori del capoluogo pontino.

Era stato lo stesso pm, titolare dell'inchiesta che nell’autunno 2016 aveva portato all’esecuzione di una serie di misure cautelari, a dichiarare nella scorsa udienza l’intervenuta prescrizione per tutti i reati contestati fino al 2014 precisando però che tale prescrizione andava applicata soltanto ad alcuni imputati. La difesa, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Poscia, Angelo Farau, Antonio Leone, Luca Melegari, Tommaso Pietrocarlo, Giuseppe Pesce, Alessandro Farau, Gianni Lauretti Giuseppe Napoleone, Leone Zeppieri, Angelo Fiore, Alessandro Paletta, aveva chiesto il proscioglimento con una declaratoria di assoluzione o per intervenuta prescrizione dei reati tra cui l’associazione per delinquere, l’abuso d’ufficio, il falso, la concussione, la turbata libertà degli incanti, commessi fino al 2014. Secondo la difesa in definitiva i reati fine delle tre associazioni per delinquere contestate, soprattutto quelle inerenti urbanistica e appalti, non sussistono.

Tre i filoni dell'inchiesta nell'ambito dei quali si contestano una serie di irregolarità: i favori al Latina Calcio; i sei Piani particolareggiati e la concessione di appalti e incarichi a ditte e imprenditori “amici” senza gara. Due gli imputati che hanno rinunciato alla prescrizione: si tratta dell’imprenditore Massimo Riccardo e di Antonio Ferrarese. Tutto rinviato a giugno dunque per le indicazioni dell'accusa sulle date alle quali i reati sono stati commessi.

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