Omicidio Giuroiu, i dubbi sull'auto dei Travali. Si va verso la sentenza
Battute finali per il processo sulla morte del giovane straniero ucciso a borgo Sabotino del quale sono chiamati a rispondere i fratelli Angelo e Salvatore
Si avvia a conclusione il processo per la morte di Nicolas Adrian Giuroiu, ucciso e poi gettato in una vasca per liquami di un’azienda l’8 marzo 2014 a Borgo Sabotino.
Davanti alla Corte di assise di Latina presieduta da Gian Luca Soana, chiamati a rispondere di concorso in omicidio con l’aggravante della modalità mafiosa ci sono Angelo e Salvatore Travali il cui coinvolgimento è emerso dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia mentre per quella morte sono già stati condannati i fratelli Mirko e Manuel Ranieri e Ionut Adrian Ginca.
Nell’udienza di lunedì pomeriggio si è tornato a parlare della Smart bianca immortalata dalle telecamere di sorveglianza della zona a ridosso della centrale nucleare che secondo l’accusa sarebbe stata utilizzata dagli imputati per fare da staffetta durante l’uccisione di Giuroiu. In aula è statao ascoltato un operatore della polizia scientifica il quale ha spiegato come dalle immagini a disposizione degli investigatori non sia possibile definir
L’udienza è stata aggiornata al 25 settembre per la discussione finale: la parola passerà prima ai pm della Direzione distrettuale antimafia Luigia Spinelli e Francesco Gualtieri per le richieste di condanna, poi parleranno gli avvocati difensori Giancarlo Vitelli, Italo Montini e Camillo Irace prima che la Corte si ritiri in camera di consiglio per la sentenza.