Il prof di religione si difende: "Ero solo disponibile, nessun abuso sugli studenti"

Ha negato ogni accusa e ha spiegato di avere soltanto avuto un atteggiamento di disponibilità nei confronti dei suoi studenti. E’ quanto ha dichiarato il 49enne professore di religione ed ex diacono – sospeso da entrambe queste funzioni – finito agli arresti domiciliari martedì con accuse pesantissime: violenza sessuale e tentata violenza sessuale aggravata ai danni di alcuni allievi del liceo scientifico ‘Majorana’ di Latina dove insegnava.

Questa mattina l’uomo, assistito dall’avvocato Donatello Donofrio del foro di Roma, è stato sottoposto ad interrogatorio di garanzia dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Molfese, quello che ha firmato l’ordinanza cautelare accogliendo la richiesta del procuratore aggiunto Carlo Lasperanza titolare della delicata indagine.

Nel corso del colloquio il professore ha risposto alle domande del magistrato ma ha negato tutti gli episodi che gli vengono contestati: il primo con abusi sessuali su uno studente al quale aveva dato appuntamento all’interno dell’istituto, gli altri tre che sono stati soltanto approcci perché le vittime hanno opposto resistenza. Al gip ha ribadito di non avere mai oltrepassato il limite e di non avere mai abusato dei ragazzi, tutti minorenni. Secondo quanto emerso dall'indagine l'uomo, approfittando del suo ruolo di insegnante di religione, aveva instaurato un rapporto confidenziale con alcuni dei suoi alunni e con loro aveva poi avviato un intenso rapporto telematico attraverso i social. Le comunicazioni però erano sempre a sfondo sessuale e con il tempo aveva cercato anche un contatto fisico con gli studenti.

 A conclusione dell’interrogatorio la difesa non ha presentato istanze per chiedere una misura cautelare più leggera quindi il 49enne resta agli arresti domiciliari.