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Cronaca Gaeta

Gaeta, mina antinave carica di esplosivo: fatta brillare in alto mare

Le delicate operazioni di bonifica della darsena del porto Salvo, dove era stato rinvenuto l'ordigno con 125 chili di esplosivo, al via all'alba e concluse con la deflagrazione a largo di Punta dello Stendardo

Erano le 9.27 di questa mattina quando è stata fatta brillare, mentre le operazioni di bonifica della darsena del porto Salvo di Gaeta, dove lo scorso 24 ottobre è stata rinvenuta la mina antinave modello CR con circa 125 chili di esplosivo, risalente alla seconda guerra mondiale, sono iniziate all’alba.

Si sono concluse così le operazioni di rimozione e disinnesco dell'ordigno che da circa una settimana è stato trovato a Gaeta; da quel momento una speciale task force è stata predisposta dalla capitaneria di porto fino al brillamento di questa mattina avvenuto a Punta dello Stendardo.

Intorno alle 7, i palombari del Nucleo sminamento della Marina Militare di Comsubin, a bordo della motovedetta e del gommone della guardia costiera di Gaeta hanno dato inizio alla fase di sollevamento e trasferimento dell’ordigno verso la zona individuata per il brillamento. La mina antinave, presa a rimorchio dalla motovedetta CP 2112, è stata trasferita, a lento moto, a circa 4 miglia a largo di Punta dello Stendardo, in un punto con fondale marino di 90 metri.

Raggiunta l’area interdetta, gli operatori subacquei del nucleo sminamento hanno preparato la mina per la successiva deflagrazione. Tutte le fasi dei lavori di rimozione, trasferimento e brillamento sono state costantemente seguite dalla Prefettura di Latina.

Per l’importante e delicatissima operazione, si è resa necessaria la predisposizione e il dispiegamento di un elevato numero di uomini e mezzi in mare e a terra che hanno permesso lo svolgimento di tutte le attività di massima sicurezza. Per questo dalla polizia locale è stata emanata l’ordinanza per la chiusura al traffico veicolare e pedonale del Lungomare Caboto, in prossimità della zona interessata.

A seguito dell’emanazione dell’ordinanza d’interdizione a mare e lungo le coste, rispettivamente da parte del Capo del Compartimento marittimo e della locale Autorità Portuale, invece, la Sala operativa della Guardia Costiera di Gaeta, avvalendosi degli apparati di monitoraggio del traffico marittimo mercantile (Automatic Identification Sistem) ha provveduto a verificare che nessuna unità in navigazione, in particolare i traghetti provenienti e diretti alle isole pontine, si avvicinasse all'area individuata per il brillamento.

Dalla stessa sala operativa sono state poi coordinate tutte le unità navali presenti in mare, 3 della Guardia Costiera, una dei Carabinieri e una della Guardia Finanza, impegnate per garantire il rispetto del tratto di mare interdetto e la sicurezza della navigazione. L’ordinanza prevedeva l’interdizione della navigazione, sosta e pesca in un raggio di un miglio dal punto di brillamento nonché un’interdizione per un raggio di 2 miglia per le attività d’immersione e balneazione.

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