Omicidio Giuroiu: "Condannate i fratelli Travali all'ergastolo"
La richiesta del pubblico ministero alla Corte di assise nel processo a Angelo e Salvatore. La difesa contesta il ruolo dei pentiti, la sentenza il 7 novembre
Condanna all’ergastolo. Questa la richiesta avanzata questa mattina dal pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia Luigia Spinelli nei confronti dei fratelli Angelo e Salvatore Travali nel processo che li vede imputati di concorso in omicidio con l’aggravante della modalità mafiosa per l’omicidio di Nicolas Adrian Giuroiu, ucciso e poi gettato in una vasca per liquami l’8 marzo 2014 a Borgo Sabotino. Il procedimento a carico dei due imputati è stato avviato in seguito alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia a distanza di qualche anno dalla condanna per quel fatto dei fratelli Mirko e Manuel Ranieri e di Ionut Adrian Ginca.
Nell’udienza odierna davanti alla Corte di assise presieduta da Gian Luca Soana il rappresentante dell’accusa ha ricostruito i fatti di quel giorno quando Giuroiu rimase vittima di un agguato durante il quale furono sparati anche dei colpi di pistola: tre persone dopo aver speronato la sua auto lo avevano fermato e costretto a salire nella loro vettura, poi lo avevano ucciso e gettato il suo corpo nella cisterna di un'azienda a Cisterna ed ha evidenziato come gli elementi raccolti provino il coinvolgimento dei fratelli Travali sia nell’omicidio che nell’occultamento del cadavere. E sulla scorta di questa ricostruzione ha chiesto per entrambi la condanna al carcere a vita, richiesta alla quale si sono associate le parti civili: il Comune di Latina rappresentato dall’avvocato Anna Caterina Egeo e l’associazione “Caponnetto” con l’avvocato Licia D’Amico. Poi la parola è passata all’avvocato Giancarlo Vitelli, legale di entrambi gli imputati, il quale ha contestato l’impianto accusatorio sottolineando come le contestazioni mosse ai Travali dai pentiti siano arrivate a distanza di anni non solo dall’omicidio ma dal processo agli altri tre imputati.
Il processo è stato aggiornato al 7 novembre prossimo quando la parola passerà agli avvocati Italo Montini e Camillo Irace, poi al pm per le repliche prima che la Corte entri in camera di consiglio per la sentenza.
