Operazione "Job Tax" contro lavoro in nero e fitofarmaci, assolto l'agronomo
L'inchiesta aveva coinvolto un'azienda di San Felice e aveva portato a sette arresti. Dopo una condanna in primo grado per il professionista Ragagnin il verdetto in appello
Dopo una condanna a due anni in sede di processo con rito abbreviato davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Pierpalo Bortone per l’agronomo Pierluigi Ragagnin, è arrivata l’assoluzione dalla Corte di appello di Roma.
Il professionista nell’aprile 2021 era stato coinvolto nell'indagine "Job Tax" coordinata dalla Procura e condotta dal Nas che aveva portato all’emissione di sette ordinanze di custodia cautelare – tra cui Ravagnin - accusate a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento del lavoro, estorsione e impiego illecito di fitofarmaci non autorizzati nelle coltivazioni in serra. In carcere erano finiti Salvatore Fontanella, Pierluigi Fontanella e Alessia Fontanella, padre e due figli rispettivamente titolare e soci dell'azienda "Agri Fontanella" di San Felice Circeo, dedita alla coltivazione di ortofrutta con siti produttivi anche a Sabaudia e Terracina; il genero del titolare, Angelino De Gasperis, dipendente dell'azienda; due bengalesi, Shafikul Islam e Farazi Dadon, accusati di essere i sorveglianti e gli intermediari per la manodopera dell'azienda e Ragagnin che, quale consulente dell'azienda, avrebbe fornito indicazioni sull’utilizzo di fitofarmaci alcuni dei quali non autorizzati.
L’agronomo, assistito dall’avvocato Giulio Mastrobattista, aveva impugnato la sentenza di primo grado e la prima sezione penale della Corte di appello di Roma gli ha dato ragione assolvendolo dall'ipotesi associativa.